REDAZIONE SONDRIO

Chirurgia toracica, i numeri crescono. Oltre trecento operazioni in un anno

Sondalo, il reparto diretto dal dottor Scanagatta attira pazienti da fuori provincia

Sondalo, il reparto diretto dal dottor Scanagatta attira pazienti da fuori provincia

Sondalo, il reparto diretto dal dottor Scanagatta attira pazienti da fuori provincia

La chirurgia toracica del Morelli funziona bene e nel 2023 ha fatto segnare un numero di interventi che supera quota 300. La struttura di Sondalo da tre anni è diretta da Paolo Scanagatta, che vanta un’esperienza più che ventennale di chirurgia toracica oncologica, dal 2010 al 2021 all’Istituto dei Tumori di Milano. Dal dicembre 2022, ricopre pure il ruolo di segretario del coordinamento dei direttori ospedalieri di Chirurgia toracica. Tra il 2022 e il 2023, il numero degli interventi eseguiti è aumentato del 33%, da 241 a 321, e i dati del 2024 sembrano confermare il livello di attività.

L’équipe guidata dal dottor Scanagatta esegue perlopiù operazioni di chirurgia polmonare oncologica, il 70/80%, ma interviene anche per gravi patologie infiammatorie dell’apparato respiratorio, conseguenza di tubercolosi e di gravi polmoniti, un’attività che conferma la vocazione dell’ospedale sondalino. Attività che s’intersecano con quelle di altri reparti, a Sondalo e a Sondrio. Negli ultimi anni, grazie all’implementazione della dotazione strumentale, sono stati eseguiti in numero sempre maggiore interventi mininvasivi con tecniche toracoscopiche Vats, che comportano accessi uniportali e biportali, ovvero con uno o due piccoli tagli, invece di interventi aperti. "Per circa il 70% delle operazioni che eseguiamo - sottolinea il dottor Scanagatta - utilizziamo queste tecniche invece di aprire il paziente, diminuendo sensibilmente sia il dolore postoperatorio che i tempi di degenza. Grazie alla recente donazione dell’Associazione Sissi, oggi possiamo contare su uno speciale visore che consente sia di accedere a contenuti multimediali preregistrati sia di documentare gli interventi registrando video e scattando fotografie. Con questo ausilio siamo in grado di migliorare ulteriormente".

È stata inoltre avviata una collaborazione di scambio scientifico con centri di eccellenza internazionali, in particolare cinesi. Il 25% dei pazienti arriva da fuori provincia. Fulvio D’Eri