FULVIO DOMENICO D'ERI
Cronaca

Come rialzarsi dopo le cadute. Festa coi campioni di special sport

Bormio, protagonisti della settimana di sci alpino Special Olympics ai Giochi invernali di Torino

Sono tornati in Valtellina con tre medaglie al collo

Sono tornati in Valtellina con tre medaglie al collo

Un’esperienza tra sport e inclusività. È quella dei ragazzi di Special Sport, settore dell’Us Bormiese, che sono appena rientrati dall’impegnativa settimana di gare di sci alpino Special Olympics. Ai Giochi invernali di Torino, kermesse che ha avuto un grandissimo successo, hanno sciorinato performance di altissimo profilo, portando a casa diverse medaglie nello sci alpino. Daniele Berbenni, Sara Della Valle e Lucia Stefanoni hanno vestito la maglia azzurra e sui pendii del Sestriere hanno dimostrato al mondo che lo sport è capace di abbattere molte barriere ed è uno straordinario veicolo di integrazione sociale. Al loro rientro, i ragazzi sono stati festeggiati dal settore Special Sport dell’US Bormiese con una festicciola a sorpresa. "È stata un’esperienza molto bella – conferma Daniele – ho vissuto intensamente questi giorni tra allenamenti e gare, cerimonie di apertura e chiusura e il tutto mi ha reso molto felice. Purtroppo, sono caduto una volta, ma poi mi sono rifatto con una medaglia di bronzo. Ho fatto molte amicizie con tante persone di nazioni diverse e torno davvero contento". Anche Sara, che in mondovisione è stata inquadrata anche per la sua accurata capigliatura con le treccine, è rimasta coinvolta dal clima di Special Olympics di Torino. "Ho sciato tanto e ho guadagnato diverse medaglie, anche se l’ultimo giorno di gare c’era nebbia e si faceva fatica a vedere le porte. Ma ero comunque emozionata perché c’erano i miei famigliari a farmi il tifo". Da parte sua, Lucia è rimasta molto impressionata dalla cerimonia di apertura. "C’era tantissima gente con le bandiere di ogni nazione ed è stato molto festoso. Io ho partecipato a diversi eventi sportivi nazionali, ma qui ho provato emozioni magnifiche proprio perché c’era tutto il mondo". Carla Martinelli, che da oltre 30 anni è tecnico della squadra nazionale di sci alpino di Special Olympics Italia, ribadisce l’importanza dello sport come elemento di coesione e di benessere per le persone. "Sono stati giorni impegnativi, con sveglia alle 6 del mattino e rientro al pomeriggio inoltrato, ma l’abbiamo fatto volentieri e non ci è pesato. Questi sono eventi che fanno bene a tutti e in primis ai nostri atleti perché gli permettono di relazionarsi con le persone e di sentirsi protagonisti di qualcosa di importante".

Fulvio D’Eri