FULVIO D’ERI
Cronaca

Sondrio, i test di computer vision: un tuffo nell’intelligenza artificiale

Gli studenti dell’Istituto Tecnico Mattei hanno condotto esperimenti di “face recognition“ sviluppando programmi in grado di riconoscere oggetti e visi

Gli studenti della 5^D e della 5^E del corso di Informatica

Sondrio, 7 ottobre 2021 -  Gli studenti del Mattei di Sondrio si tuffano nell’intelligenza artificiale! Sono stati condotti con grande successo, nelle aule dell’Istituto Tecnico Mattei, i primi esperimenti di "computer vision", una branca importante dell’Intelligenza Artificiale. Gli studenti della 5^D e della 5^E del corso di Informatica hanno infatti sperimentato tecnologie di "object classification" e di "face recognition", sviluppando programmi in grado di riconoscere oggetti e visi di persone in una fotografia. Questa caratteristica, tipica dell’uomo, è una branchia della cosiddetta intelligenza artificiale. Il SW prodotto dagli studenti, anche grazie a potenti librerie software, è in grado di riconoscere in un’immagine oggetti della vita comune quali libri, bicchieri, bottiglie, automobili ecc., oppure di evidenziare (e contare) i volti delle persone. È anche possibile confrontare la faccia di un individuo noto (contenuta in un file) con i visi di molte persone presenti in un gruppo (anche questi, magari fotografati in condizioni e epoche diverse, memorizzati in un file immagine). Il procedimento può essere ripetuto per "n" volti noti, consentendo in pratica di controllare se persone registrate in una determinata banca datisono presenti in un gruppo, anche molto numerosi.

"I ragazzi hanno subito preso coscienza dell’estrema delicatezza dell’utilizzo di tecnologie di riconoscimento facciale – ci dice il dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico Mattei Massimo Celesti -. Le potenzialità di un tale sistema, infatti, possono avere una forte interferenza con la vita privata delle persone, persino nel caso di finalità di prevenzione e repressione dei reati. Lo studio condotto dagli studenti ha quindi anche una importante valenza per la cittadinanza digitale, già inclusa nelle attività della scuola nell’ambito dell’educazione civica. Le due classi di informatica hanno avuto modo di acquisire e affinare specifiche abilità tecniche su quello che viene chiamato "machine learning" (apprendimento automatico) con l’ausilio delle "reti neurali convoluzionali", cioè una sorta di neuroni artificiali connessi tra loro, che vengono "allenati" per risolvere un particolare problema: il computer impara dall’esperienza. Il lavoro si è svolto in due tempi: la prima parte durante la settimana dedicata ai PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) prima dell’inizio delle lezioni. I tradizionali "stages", infatti, non si sono potuti svolgere quest’anno a causa dell’emergenza sanitaria e la scuola ha organizzato, a giugno e settembre, corsi ad hoc su vari argomenti per offrire una valida alternativa. Una seconda parte, anche di approfondimento teorico, è stata svolta nelle prime settimane di scuola nell’ambito di progetti specifici proposti durante la normale attività didattica. Anche per gli insegnanti proponenti si è trattato di una vera sfida su argomenti sicuramente molto affascinanti (e divertenti), ma anche piuttosto complessi, per i quali è necessario un continuo aggiornamento".