REDAZIONE SONDRIO

"Con il Coronavirus il piano del Politecnico per la sanità della provincia è superato"

Cassinelli del Pd: "Paghiamo lo smantellamento del settore pubblico"

Mentre crescono i casi di positività – tanto da indurre il governo ad inasprire le misure di contenimento del Covid-19, estendendo l’uso della mascherina anche agli spazi aperti – il dibattito sullo sviluppo sanitario della provincia di Sondrio torna ad essere centrale. Dopo la posizione assunta nello scorso luglio il circolo Pd della Valchiavenna ritorna a spostare l’attenzione sulla sanità: "La gente della nostra Regione – sottolineano - ha pagato un prezzo altissimo da tutti i punti di vista e le responsabilità decennali della gestione della nostra sanità, che sono chiarissime, come ne è chiara la paternità, ci hanno regalato soprattutto l’impoverimento e lo smantellamento della sanità pubblica, in favore dell’abnorme potenziamento di quella privata a tutti i livelli". Per quanto riguarda l’ospedale di Chiavenna i Dem tornano a chiedere la ricostruzione della medicina di territorio ricordando, al contempo, che l’emergenza sanitaria del Coronavirus ha "fatto emergere il superamento dello studio del Politecnico". Secondo il circolo del segretario Adriano Cassinelli (foto), inoltre, quello della Valchiavenna si configura come un territorio montano e, dunque, merita tutte le deroghe del caso in materia di sanità. Secondo il Pd, inoltre, il grande centro di sanità pubblica in provincia di Sondrio, che vorrebbero finanziato per essere di eccellenza, sarebbe l’ospedale del capoluogo valtellinese. "La riorganizzazione dell’ospedale di Chiavenna – conclude Cassinelli - non può che rientrare in un Piano complessivo provinciale, che non sia pensato per "salvare" o privilegiare pezzi di territorio, ma che miri all’equilibrio delle risposte più adatte ai bisogni di un territorio di montagna ampio e caratterizzato da valli laterali".

Michele Broggio