FULVIO D’ERI
Cronaca

Concessioni idroelettriche. Italia Nostra guarda avanti: "Pensiamo all’ambiente"

"Le compensazioni territoriali dovranno essere adeguate. I Comuni devono essere coinvolti"

Italia Nostra lancia l’allarme sulle concessioni idroelettriche. L’acqua rappresenta un patrimonio per la Valtellina e la tematica relativa al rinnovo delle concessioni è un argomento sempre caldo e attuale. Il processo in atto è di vitale importanza per il futuro del territorio e l’ambiente. Italia Nostra esprime profonda preoccupazione per il futuro delle concessioni idroelettriche nella provincia di Sondrio e, in particolare, per il rinnovo di quelle di A2A che coinvolgono la Valtellina, un’area di straordinario valore ambientale e paesaggistico. "Le decisioni prese influenzeranno non solo la gestione della risorsa idrica, ma anche la qualità dell’ambiente e la vita delle comunità locali per i prossimi decenni – dicono da Italia Nostra Sondrio in un comunicato -. Italia Nostra sottolinea l’importanza di garantire che il rinnovo delle concessioni avvenga nel rispetto di criteri di sostenibilità ambientale e sociale. La Legge Regionale 5 del 2020 offre strumenti importanti per delineare le richieste che devono essere avanzate nei bandi, in particolare per quanto riguarda il miglioramento e il risanamento ambientale dei bacini idrografici e le compensazioni ambientali e territoriali". Le richieste di Italia Nostra Sondrio sono chiare. "Innanzitutto priorità al risanamento ambientale: i bacini idrografici della Valtellina hanno già subito pressioni significative dovute all’attività idroelettrica. È essenziale che il nuovo gestore si impegni a effettuare interventi di risanamento ambientale e a garantire la sicurezza idrica, con particolare attenzione alla rigenerazione degli ecosistemi locali e alla riduzione dell’impatto sui corsi d’acqua. Le compensazioni territoriali dovranno essere reali e adeguate. Il valore economico delle concessioni idroelettriche è estremamente elevato. Inoltre ci vuole una maggiore inclusione. I Comuni della Valle devono essere coinvolti in modo attivo e non solo consultati".