Per dire addio a Giorgio Ghelfi bisognerà recarsi nell’azienda che porta il suo cognome dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18 e la cerimonia di commiato sarà domani alle 11, sempre lì, a Buglio in Monte, alla Ghelfi Ondulati, quella ditta che l’imprenditore con i fratelli Ezio e Maria Grazia e la moglie Nicoletta ha fatto crescere, consolidando il progetto dei genitori Elsa e Albino, fondatori del primo scatolificio a Talamona, fino a farle conquistare un posto di rilievo nel settore degli imballaggi in cartone ondulato in Italia e in Europa. " Giorgio Ghelfi - ha dichiarato Marco Campanari, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio - rappresenta un esempio per tutti noi, non solo per i successi raggiunti attraverso l’attività imprenditoriale, ma anche per il forte impegno nel sociale, tratto distintivo nella storia della famiglia Ghelfi. A nome mio personale, e a quello di Confindustria, le più sentite condoglianze a tutti i suoi cari. Ci stringiamo a loro e in particolare al figlio Giuseppe Ghelfi, presidente della categoria merceologica Carta, grafica, editoria della nostra associazione". Lutto a Sondrio e in Bassa Valle – era originario di Biolo (Ardenno) – anche per la scomparsa di un altro personaggio assai noto: Tarcisio Pedrola (foto), classe 1941, storico titolare del bar Alpina ora gestito da Lavinia e Gianni, due dei quattro figli – gli altri sono Elena e Christian – che ebbe da Maria Giordani. Iniziò a lavorare presto, a Roma, poi tornò in Valle e con spirito d’iniziativa aprì prima un alimentari con attiguo bar ad Albosaggia, poi si spostò nel capoluogo con il bar Kennedy,fronte ospedale, per proseguire, prima in via Trieste e poi, poco distante, in via Battisti, al timone con la moglie del bar, edicola, tabacchi Alpina. S.B.
CronacaConfindustria saluta Giorgio Ghelfi. I commercianti Tarcisio Pedrola