REDAZIONE SONDRIO

Contro il progetto cavalcavia sfilano ancora le magliette gialle

Il cavalcavia al Trippi in Valtellina: polemiche e proteste contro un progetto contestato per le Olimpiadi invernali. Manifestazione in programma per sabato.

Contro il progetto cavalcavia  sfilano ancora le magliette gialle

Il cavalcavia al Trippi in Valtellina: polemiche e proteste contro un progetto contestato per le Olimpiadi invernali. Manifestazione in programma per sabato.

Mentre sempre più frequenti si fanno i discorsi sui tempi di conclusione dei lavori programmati in vista delle Olimpiadi invernali, c’è un’opera non ancora partita, ma già molto famosa per quanto è avversata: si tratta del cavalcavia al Trippi per superare il passaggio a livello sulla tangenziale. Un cavalcavia contro il quale si è formato ad hoc addirittura un Comitato informale che dopo la camminata dello scorso aprile "Svincoliamoci" dal Trippi alla Sassella - dove dovrà sorgere l’altro svincolo previsto dal piano delle opere olimpiche - ora ne lancia una nuova per sabato prossimo, 16 novembre. "Tornano le magliette gialle", si legge sulla locandina che pubblicizza l’iniziativa e invita "chi si oppone a queste scelte che ignorano le vere necessità del territorio e impongono un ennesimo sacrificio di suolo e paesaggio". Partenza fissata per le 9.30 dal piazzale della ditta Gianolini autotrasporti di Montagna piano e arrivo, dopo circa un’ora, alla chiesa di Sant’Antonio "per far vedere dall’alto ai partecipanti – spiegano gli organizzatori - il devastante consumo di suolo in atto nelle aree interessate dai progetti per le Olimpiadi". Sarà presente anche l’ex sindaco di Montagna Barbara Baldini, tra i primi a manifestare la propria contrarietà al tracciato "inutile, dannoso e costoso" pensato per superare il passaggio a livello del Trippi. "L’idea è di dimostrare che c’erano e ci sono tutt’ora delle possibilità diverse rispetto a quel cavalcavia che così come hanno in mente di farlo, non serve a nessuno – spiega Baldini – È un progetto assurdo che non solo non sarà pronto per le Olimpiadi, ma risulterà anche dannoso e insostenibile per il territorio negli anni a venire". S.B.