MICHELE BROGGIO
Cronaca

Coronavirus, il racconto di una volontaria: "Ho visto il terrore negli occhi dei malati"

Fabia Moltoni è partita da Albosaggia per portare aiuto a chi rischia di morire, e talvolta muore

Fabia Moltoni di Albosaggia durante un suo recente intervento a Bergamo

Albosaggia (Sondrio), 8 aprile 2020 - È partita da Albosaggia per portare aiuto, nel pieno dell’emergenza sanitaria, a Bergamo Fabia Moltoni, volontaria di Valtellina Soccorso. "Tutto quello che posso scrivere non renderà mai l’idea di quello che ho visto – scrive la donna sui social -. Mai avrei pensato di vivere una tale situazione, nonostante per anni ho fatto soccorso, per anni ho vissuto interventi e situazioni strane, ma non questo. Per questo non si è mai “pronti”". Da alcune settimane i volontari di Valtellina Soccorso operano, nei weekend, a Bergamo oltre a mantenere attivo per tutta la settimana, l’impegno in Valle.

"Ho visto il terrore negli occhi, ho visto la vera faccia della solidarietà e del volontariato, ho visto una città piegata da un nemico invisibile, l’esercito in strada. Entrare in una famiglia dove pochi giorni prima è morto il papà, tu porti via la mamma e i figli sono entrambi ammalati – prosegue Moltoni -. Ho visto il terrore negli occhi di quella donna che, nonostante la situazione, ha salutato la figlia con eleganza, con forza, la forza che una mamma cerca di avere per tutelare i suoi figli e non farli preoccupare. Poi mentre vai a sirene verso l’ospedale ti guarda e ti dice “ho paura”. E tu non sai cosa dire, le stringi la mano e con quel gesto cerchi di darle quel poco di forza che ti è rimasta, un po’ di speranza. Mentre gli occhi, sotto maschere sterili, dicono tutto quello che non riesce ad uscire dalla bocca".

Nonostante la situazione sembrerebbe migliorare – lentamente – in molti pare non si siano resi conto del rischio del diffondersi del Covid e dell’importanza di rispettare le norme.«Troppi quando torno in valle – conclude - mi dicono “ma è vero che la situazione è così grave? Non stanno ingrandendo tutto? Non è esagerato tutto questo?”. Il cuore mi si spezza. Possibile che se non tocchiamo il terrore nel nostro piccolo nucleo famigliare, se non tocca noi in prima persona, non riusciamo a capirlo tramite l’esperienza degli altri? State a casa e ringraziate di non aver toccato con mano questo terrore".