
Covid
Sondalo (Sondrio) - L’aumento dei contagi e dei ricoveri hanno costretto l’Asst Valtellina e Alto Lario ad una riorganizzazione dell’attività ospedaliera al Morelli di Sondalo. Dal 7 gennaio, dopo le festività, a lunedì si sono registrati 41 nuovi ricoveri e in totale i pazienti in cura sono 93. Il progressivo aumento dei malati Covid-19, un trend che presumibilmente si confermerà anche nei prossimi giorni perlomeno finché si raggiungerà il "picco" dei casi, richiede la presenza di medici e infermieri che, come già successo nelle precedenti ondate, sono stati trasferiti dall’ospedale di Sondrio e dalle altre specialità presenti a Sondalo. Medici che, provenienti da altri reparti o ospedali, si spendono per questa importante funzione con grandissima professionalità e abnegazione. Attualmente sono tre i piani del primo padiglione del Morelli dedicati, oltre all’OBI (Osservazione Breve Intensiva), al 4° piano, e l’Azienda è pronta a riconvertire altri reparti se i numeri dei ricoverati lo rendessero necessario. Per lo stesso motivo si sta procedendo a una riorganizzazione dell’attività ospedaliera: sono garantiti gli interventi urgenti e quelli di natura oncologica. Non sono inoltre consentite le visite ai ricoverati, con la sola eccezione dei pazienti terminali o estremamente fragili.
«Questo peggioramento - spiega il direttore generale Tommaso Saporito - era purtroppo atteso e nelle scorse settimane ci siamo adeguatamente preparati per riorganizzare i servizi e le attività allo scopo di potenziare le risorse dedicate per contrastare questa nuova ondata. Ringrazio il personale che si è reso disponibile dimostrando grande senso di responsabilità. Come sistema sanitario chiediamo la collaborazione dei cittadini per superare questo momento difficile. La vaccinazione è l’arma più potente che abbiamo per contrastare il Coronavirus, auspico che chi non l’ha ancora fatto decida di vaccinarsi e accompagni i propri figli. È inoltre fondamentale procedere con la 3ª dose entro i tempi indicati, senza indugio, e raccomandiamo di rispettare le misure di sicurezza". L’impegno dell’Asst Valtellina e Alto Lario è massimo anche sul fronte della campagna vaccinale: l’obiettivo è di vaccinare il maggior numero di persone possibili per frenare la diffusione del virus: "Per quanto riguarda le prime dosi – ci dicono da Asst - il centro vaccinale è il luogo di somministrazione del vaccino e non è di certo quello delle discussioni sull’obbligo vaccinale che, se protratte, potrebbero essere causa di disagi per gli altri utenti in attesa, com’è avvenuto in alcuni casi in questi giorni. Si confida nella piena collaborazione di chi prenota la prima dose".