
Luigi Lovaglio, amministratore delegato del Creval
Sondrio, 7 febbraio 2020 - L’utile netto vola a 56 milioni di euro e i risparmi di spesa rappresentano un primo tangibile risultato delle azioni di ottimizzazione della base costi poste in essere con il piano. Il Consiglio di Amministrazione del Creval ha esaminato e approvato nella tarda serata di mercoledì i risultati consolidati al 31 dicembre 2019, che evidenziano un utile netto pari a 56,2 milioni di euro in crescita del 77%, rispetto ad un utile di 31,7 milioni di euro registrato nell’esercizio 2018. I risultati dell’esercizio 2019 riflettono gli effetti dell’implementazione delle prime azioni del nuovo Piano industriale 19-23 "Sustainable Growth" approvato lo scorso giugno, volto da un lato a migliorare il profilo di rischio della banca, mantenendo al contempo un’elevata posizione di capitale e dall’altro a porre le basi per un incremento della redditività.
«Il 2019 rappresenta un anno molto importante per il Creval: in 7 mesi dalla presentazione del piano industriale, la banca ha raggiunto ragguardevoli risultati in termini di efficienza e miglioramento del profilo rischio con un forte focus sulla redditività, riuscendo così a conseguire un utile netto in forte crescita rispetto all’anno precedente - ha dichiarato Luigi Lovaglio, amministratore delegato di Creval -. Abbiamo registrato un trend positivo dei volumi della clientela retail trimestre dopo trimestre, dimostrando la nostra capacità di crescere nei territori che rappresentano le nostre origini e dove vogliamo continuare a servire famiglie, anche con prodotti di risparmio gestito, e piccole e medie imprese. Stiamo procedendo a pieno ritmo con la riduzione dello stock di Npe (i crediti deteriorati, ndr.) e in data odierna abbiamo siglato un accordo vincolante per la cessione di un primo portafoglio di crediti in sofferenza di circa 357 milioni di euro, senza impatto a conto economico. La banca sta già dimostrando la capacità di generare capitale virtuosamente. Insieme a tutti i colleghi, proseguiamo nell’implementazione del piano con determinazione e disciplina. Confidiamo di essere sulla strada giusta per il raggiungimento degli obiettivi intermedi al 2021, anno nel quale la banca prevede di tornare alla distribuzione del dividendo sulla base dell’utile 2020. Quest’anno è incominciato con una progressione positiva, considerato il perfezionamento della cessione dell’attività di credito su pegno che ha generato una significativa plusvalenza con un importante contributo al risultato netto". E in Borsa ieri il titolo ha fatto segnare più 10%.