Uno stanziamento di 4 milioni e mezzo di euro in arrivo da Roma permetterà di salvare, questa volta in maniera definitiva, il piroscafo Patria. A comunicarlo lo stesso ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che l’estate scorsa era venuto in città per assistere alle operazioni per trainare la grande imbarcazione dal molo di fronte a Villa Olmo fino ai cantieri della Navigazione Laghi di Tavernola. Anche allora il vicepremier promise che si sarebbe occupato del restauro, adesso alle parole sono seguiti i fatti. "Questo piroscafo ha segnato la storia ed è un patrimonio non solo della provincia di Como ma di tutto il Paese - ha spiegato il ministro Salvini -. Sono soddisfatto che possa essere recuperato e diventare l’occasione per una nuova attrazione turistica e di lavoro per il territorio". Ad occuparsi dell’intervento di restauro sarà la Gestione governativa dei servizi pubblici di Navigazione sui Laghi Maggiore, di Garda e di Como, responsabile degli interventi che destinerà il battello storico alla navigazione di linea anche a fini turistici e per attività ricreative, culturali, didattiche e promozionali del territorio.
L’accordo con la Provincia di Como, proprietaria del natante, prevede la sua cessione in comodato d’uso gratuito per 25 anni. Varato il 31 luglio del 1926 nel cantiere di Dervio il Patria, che all’epoca si chiamava Savoia, è stato per decenni col suo gemello Concordia la barca più grande a solcare le acque del Lario con i suoi 53,66 metri di lunghezza, 12,30 di larghezza e la possibilità di imbarcare fino a 900 passeggeri. Alimentato da un motore a vapore da 600 cavalli, inizialmente a carbone, poi nel primo Dopoguerra sostituito con uno a nafta e poi a carbone, in grado di muovere le sue grandi ruote a una velocità di non oltre 28 km orari, il Patria non è mai stata la nave più veloce del lago, ma di sicuro la più caratteristica ed elegante, visibile a chilometri di distanza per l’enorme stazza a per il fumo dal fumaiolo. Il Patria è l’ultimo esempio sopravvissuto di piroscafo mezzo-salone in Italia, presenta a prua un ampio ponte scoperto dotato di panchine, sotto al quale si trova una saletta dotata di lucernario ed oblò, ed arredata con tavoli e sedie. I lavori di restauro inizieranno all’inizio del 2024 e proseguiranno per due anni con l’obiettivo di festeggiare il secolo di vita del grande piroscafo in crociera sul lago. Roberto Canali