Sei medaglie d’onore, sei storie dolorose di altrettanti cittadini deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto. A consegnarle ai familiari il prefetto Anna Pavone, nel Giorno della Memoria, in una toccante cerimonia ospitata a Palazzo del Governo alla presenza dei sindaci dei Comuni dove i sei uomini erano nati. La medaglia, conferita dal presidente della Repubblica, è andata a Giacomo Costa, nato a Tirano il 21 ottobre 1908, internato dall’8 settembre ’43 al 25 aprile ’45 a Regensburg; Luigi Cattalini, nato a Villa di Tirano il 23 febbraio 1910 e internato dall’8 settembre 1943 al 21 giugno 1945; Martino Chiodi, nato a Corteno Golgi (Brescia) il 13 luglio 1920, internato dal 9 settembre 1943 all’8 maggio 1945; Attilio Vaninetti, nato a Dubino il 28 novembre 1924 e internato dall’8 settembre 1943 all’8 maggio 1945 in Stalag X A; Emilio Giovanni Giorgetta, nato a Villa di Chiavenna il 16 gennaio 1924, internato dal 9 settembre 1943 all’8 luglio 1945 a Chemnitz; e Raul Severino Pasini, nato a Prata Camportaccio il 20 febbraio 1922 e internato dal 12 settembre 1943 al 9 maggio 1945 in Germania.
"Un momento importante – ha sottolineato il prefetto – nel giorno dedicato al ricordo delle vittime della Shoah, delle leggi razziali, della persecuzione dei cittadini ebrei e degli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché di coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. Solo studiando la storia e ricordando possiamo arginare l’odio".