I numeri parlano da soli: a 10 giorni dal termine del mese di raccolta firme per chiedere il reintegro del dirigente scolastico Bruno Spechenhauser nelle proprie mansioni all’Istituto Alberti, a sottoscrivere la petizione si sono recati in 1.760, il gruppo Facebook ha abbondantemente superato i 900 iscritti e i punti di raccolta firme, da Livigno a Sondrio, si sono moltiplicati: attualmente sono 30 gli esercizi commerciali e pubblici in cui è possibile sostenere la richiesta di reintegro del dirigente, che sarà inviata al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. "Ciò che emerge – commenta una delle promotrici dell’iniziativa – oltre alla stima per Spechenhauser e il riconoscimento per quanto fatto sinora, è la preoccupazione per le sorti di un istituto complesso quale l’Alberti, che comprende un liceo, un istituto professionale e un tecnico, per un totale di oltre 900 studenti e che dunque richiede la presenza di un dirigente a tempo pieno".
Già dallo scorso anno reggente è Giovanna Bruno, che si divide tra Bormio e il capoluogo, dove è dirigente del Polo liceale Città di Sondrio. Nonostante Spechenhauser sia stato, infatti, riconfermato all’Alberti a luglio per i prossimi tre anni, a causa del procedimento giudiziario in corso riguardante il cosiddetto metodo Molinari, dal nome dell’allora numero uno dell’Ufficio scolastico territoriale di Sondrio, è stato sospeso dalle mansioni.
"La petizione non intende interferire con il lavoro della magistratura: non si chiede altro che Spechenhauser possa proseguire nel suo prezioso lavoro fino al termine del procedimento giudiziario in corso – continua la portavoce –. Sebbene siamo certi che sarà confermata la sua estraneità a qualsivoglia azione di dolo, si preannuncia una sospensione dal servizio che durerà anni: è un torto agli studenti e all’intera comunità".