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Disturbi alimentari a Lecco: 300 lecchesi ne soffrono

In provincia di Lecco oltre 300 persone soffrono di disturbi della nutrizione e dell'alimentazione, con una prevalenza di ragazze e donne. Molti sono costretti a migrare altrove per essere aiutati. Un approccio specialistico è necessario per affrontare queste patologie.

Disturbi alimentari, ne soffrono 300 lecchesi

Sono oltre 300 in provincia di Lecco le persone che soffrono di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, tra cui, per intenderci, anche anoressia e bulimia. Ne soffre quasi un lecchese su mille. Il 70% di loro, cioè 210 almeno, sono ragazze e donne. Rappresentano lo 0,3% dei lecchesi che hanno fino a 39 anni. Molti per essere aiutato sono obbligati a migrare altrove, specialmente nel Milanese e Comasco. In proporzione sono più dei brianzoli della provincia di Monza e Brianza, dove si contano 800 pazienti che soffrono di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, pari allo 0,2% dei monzesi tra gli 0 e i 39 d’età. A tracciare la misura di tali disturbi è Carmelo Scarcella (foto), dg di Ats Brianza, che spiega: "Necessitano di un approccio specialistico, multidisciplinare e multi-professionale; questi disturbi, infatti, si collocano nell’area delle patologie di competenza psichiatrica, ma comportano anche danni sulla salute fisica, presentano alto rischio di cronicizzazione e, specie nel caso dell’anoressia, in alcuni casi pongono la persona a rischio di vita. Il nostro obiettivo è implementare sul territorio la rete dei servizi per la diagnosi, cura e riabilitazione, così da arrivare a una presa in carico secondo continuità di cura e appropriatezza delle varie tipologie di pazienti". Daniele De Salvo