REDAZIONE SONDRIO

Dopo tre anni il colonnello lascia il comando

Il colonnello Marco Piras lascia la caserma Alessi di Sondrio dopo tre anni di servizio, elogiando la provincia per l'ospitalità e l'efficacia delle attività dell'Arma. Il suo successore sarà il colonnello Giuseppe Bivona. Piras ha sottolineato il lavoro svolto contro lo spaccio e altri reati, assicurando che la situazione di sicurezza rimane "confortante". La provincia si prepara ad affrontare nuove sfide, tra cui quelle legate alle Olimpiadi del 2026.

Il colonnello Marco Piras lascia la caserma Alessi di Sondrio dopo tre anni di servizio, elogiando la provincia per l'ospitalità e l'efficacia delle attività dell'Arma. Il suo successore sarà il colonnello Giuseppe Bivona. Piras ha sottolineato il lavoro svolto contro lo spaccio e altri reati, assicurando che la situazione di sicurezza rimane "confortante". La provincia si prepara ad affrontare nuove sfide, tra cui quelle legate alle Olimpiadi del 2026.

Il colonnello Marco Piras lascia la caserma Alessi di Sondrio dopo tre anni di servizio, elogiando la provincia per l'ospitalità e l'efficacia delle attività dell'Arma. Il suo successore sarà il colonnello Giuseppe Bivona. Piras ha sottolineato il lavoro svolto contro lo spaccio e altri reati, assicurando che la situazione di sicurezza rimane "confortante". La provincia si prepara ad affrontare nuove sfide, tra cui quelle legate alle Olimpiadi del 2026.

Arrivi e partenze alla caserma Alessi. Il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Marco Piras (nella foto), dopo tre anni di servizio in Valtellina è in procinto di ricoprire l’analogo incarico a Cuneo: dal 10 settembre gli succederà il colonnello Giuseppe Bivona, proveniente da Roma. "Tre anni bellissimi – assicura – in una terra ospitale, seria, che mi ha dato grandi emozioni. Ho iniziato alla fine della pandemia e la prima sfida è stata riportare le attività dell’Arma a un contesto di normalità ed efficacia". Tante le indagini e le attività, tra queste Piras ha ricordato le numerose operazioni contro lo spaccio nei boschi, le indagini per l’omicidio di Poggiridenti e l’incendio del capannone di Work Safety a Castione ("fu importante risalire alla matrice, perché se si fosse trattato di avvertimento, questo avrebbe aperto nuovi, inquietanti scenari in Valle") in una provincia attesa da nuove sfide, in primis quella olimpica del sempre meno lontano 2026, con tutte le questioni di sicurezza pubblica collegate.

In tema di sicurezza, sulla quale l’Arma ha la maggiore responsabilità in quanto forza di polizia più numerosa, più capillare e più impegnata sul territorio, trattando il 92% dei reati denunciati, Piras ha assicurato che sebbene valtellinesi e valchiavennaschi di fronte al diffondersi di numerosi episodi di microcriminalità comincino a temere, la situazione rimane "confortante" rispetto ad altre realtà. Infine oltre all’implementazione delle misure per la prevenzione dei reati, il colonnello ha sottolineato come sul piano della logistica l’Arma di Sondrio sia molto migliorata, grazie a numerosi, importanti interventi, come quello alla caserma Alessi ancora in corso, che hanno rinnovato gli spazi "anche per invogliare i carabinieri che arrivano in provincia a rimanere".S.B.