
Sul posto è intervenuta anche l’eliambulanza di Bolzano
L’ultima scivolata di una magnifica giornata di sole sulla neve si è tramutata in incubo ieri a Livigno nel tardo pomeriggio – erano quasi le 18.30 – per un bambino straniero del 2018, 7 anni ancora da compiere, travolto da un gatto delle nevi che a quell’ora, come tutti i giorni, entra in azione per preparare le piste per il giorno successivo.
L’incidente
Gli impianti di risalita erano già chiusi e il bambino stava scendendo con il bob lungo un pendio innevato ai piedi del comprensorio Carosello, poco distante dalla via Saroch, non distante da un punto dove tra l’altro noleggiano proprio i bob come quello su cui lui si stava divertendo. Violentissimo l’impatto con l’enorme mezzo cingolato. Enorme la paura in attesa dei soccorsi, allertati e giunti sul posto con un’automedica e addirittura due elicotteri, quello dell’Areu di Sondrio e quello di Bolzano, perché pressoché in contemporanea nella stessa zona si era verificato un altro infortunio sportivo, seppure di minore entità.
Condizioni critiche
Le condizioni del piccolo in seguito ai politraumi riportati nello scontro sono apparse molto critiche ai sanitari. Il bimbo è stato intubato e poi elitrasportato in codice rosso all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove si trova in prognosi riservata. I Carabinieri della Compagnia di Tirano guidata dal capitano Riccardo Angeletti stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente e già nella serata di ieri hanno ascoltato diversi testimoni.
Le indagini
All’ora in cui si è verificata la collisione tra bob e gatto delle nevi c’erano ancora luce e un’ottima visibilità, va dunque chiarito se il conducente il gatto delle nevi non abbia visto il piccolo arrivare oppure se il bambino nella sua discesa non sia riuscito ad evitare il grosso mezzo. Decisive per il bambino saranno le prossime ore, quando effettuati tutti gli esami del caso sarà possibile per i medici valutare l’entità dei traumi subiti e le conseguenze. Sgomento tra le persone, soprattutto genitori con bambini, che hanno assistito impotenti alle operazioni di soccorso a quel piccolo sfortunato "bobbista" che sarebbe potuto essere il loro.