Regioni di nuovo dal ministero dell’Ambiente, per parlare del progetto di depurazione della sponda bresciana del Garda.
Il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha fatto sapere agli attivisti del presidio “9 agosto“, incontrati a Roma (presenti anche esponenti politici di Pd, M5S, Europa Verde) di aver intenzione di convocare, in tempi brevi, le regioni Lombardia e Veneto e la Provincia autonoma di Trento per fare una valutazione sul progetto che sta creando forti tensioni sul territorio, per la scelta di fare due impianti a Gavardo e Montichiari con scarico nel Chiese, non condiviso con i territori su cui saranno realizzati. "È una novità di un certo rilievo – spiega Sergio Aurora, del presidio – perché nelle precedenti espressioni di soggetti governativi c’è sempre stato un rimando alla figura del commissario (il Prefetto, ndr). Qui, invece, c’è secondo noi la presa di coscienza del fatto che la questione è più complicata".
Secondo Alessandro Scattolo, intervenuto nell’incontro, "con questa riapertura del dibattito pubblico, è necessario mantenere il presidio in piazza Paolo VI (sotto sfratto dal Comune di Brescia, ndr)".
Intanto da Salò la proposta del presidente di Città futura, Giovanni Ciato, consigliere comunale, riapre il dibattito sulla possibilità di ritornare verso la soluzione Esenta di Lonato, su cui si stava lavorando prima della nomina del commissario.
Federica Pacella