SUSANNA ZAMBON
Cronaca

Dussman, vertenza-pulizie negli ospedali

Il caso della società che detiene l'appalto delle pulizie dei nosocomi fa ancora discutere. Il 4 giugno Cgli, Cisl e Uil incontreranno l'azienda

I sindacalisti  Massimilano Arighi, Marina  Pensa e Antonia  Piani (Anp)

I sindacalisti Massimilano Arighi, Marina Pensa e Antonia Piani (Anp)

Sondrio, 30 maggio 2019 - Lavoratrici che si sono viste tagliate drasticamente le ore di lavoro, e di conseguenza anche lo stipendio, e le condizioni di igiene e pulizia degli ospedali a forte rischio. Il caso Dussman continua a far discutere, i sindacati si troveranno il 4 giugno di fronte all’azienda che, a dicembre dell’anno scorso, ha vinto l’appalto per la pulizia di ospedali e spazi di Asst ValtLario e Ats della Montagna e, se non si troverà una soluzione, annunciano vertenze e contenziosi. «Il 17 dicembre scorso – ripercorre tutta la vicenda Massimiliano Arighi, segretario provinciale di Fisascat Cisl – attraverso la piattaforma Arca di regione Lombardia la Dussman si è aggiudicata l’appalto, caratterizzato da un forte ribasso, tra il 25 e il 30%. Già dal 1° gennaio come associazioni sindacali abbiamo iniziato ad avere incontri con la Dussman, che da subito ha prospettato un taglio nelle ore dei dipendenti di oltre il 30%, giustificandolo con esigenze cambiate e, in particolare, una diversa logica degli spazi da pulire rispetto al passato». «Ma il taglio delle ore lavorative è assolutamente infondato – prosegue Marina Pensa, segretario provinciale di Filcams Cgil – tant’è vero che la società sta facendo svolgere ai 115 dipendenti lavoro supplementare. Una circostanza che ci spinge a chiedere, quanto meno, il consolidamento delle ore supplementari svolte dai lavoratori e di ripristinare l’orario minimo sindacale, ossia 14 ore settimanali lavorative».

La situazione per le lavoratrici (sono quasi tutte donne) è infatti decisamente difficile. «Diverse di loro sono monoreddito e con figli a carico – ha aggiunto Pensa – e ora si ritrovano con lo stipendio in alcuni casi dimezzato, c’è chi non arriva a 300 euro al mese». Senza contare, e non è poco, le esigenze di pulizia degli ospedali. «Luoghi che hanno bisogno di estrema pulizia ed igienizzazione – conclude Marina Pensa – e con le condizioni attuali non le si possono garantire». «Le lavoratrici - ha poi aggiunto Antonia Piani di UilTucs – stanno facendo davvero l’impossibile per garantire la pulizia di questi delicati spazi, dimostrando un forte orgoglio valtellinese, ma la situazione non è più sostenibile». A breve, però, potrebbe arrivare una soluzione. Oggi l’Asst incontrerà la Dussman e il 4 giugno è in programma un vertice in Prefettura. «Chiediamo risposte concrete e il rispetto del contratto – concludono i sindacalisti – altrimenti proseguiremo con lo stato di agitazione e procederemo con vertenze e un contenzioso».