REDAZIONE SONDRIO

Ecco la “digital cave” per lavorare sulla neve

Livigno, l’ad di Mottolino con i suoi collaboratori ha ideato uno spazio che consentirà ai turisti di essere connessi con la propria attività e non solo

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Mottolino si proietta nel futuro offrendo agli ospiti uno spazio in cui lavorare, giocare e creare. Quello di un simile spazio e aumentare così la già ricca offerta di un comprensorio come quello del Mottolino, è un’idea che diventerà realtà nella prossima stagione grazie alla lungimiranza di Marco Rocca, ad di Mottolino, e dei suoi collaboratori che, in un periodo nerissimo per il turismo, hanno avuto la capacità di guardare oltre e proiettarsi nel futuro in maniera vincente. Ha parlato del progetto in una conferenza via internet, inserita nel programma degli Stati Generali del mondo del lavoro. "È un momento difficile per la montagna – ha detto Rocca, intervenuto nella sezione “Smart Working, la montagna come luogo di lavoro” -, con gli impianti di risalita ancora chiusi. Cerchiamo di trovare nuove soluzioni nei periodi negativi". Come si fa? "Abbiamo pensato che nel 2026 la montagna italiana sarà lo scenario di un evento importantissimo come le Olimpiadi invernali. Tutte le località di montagna italiane avranno la possibilità di far comprendere, ancor più all’estero, che nel nostro Paese ci sono le location per vacanze al top, con servizi all’avanguardia".

Rocca ha spiegato come è nata l’idea. "C’era la necessità di ristrutturare un immobile alla partenza degli impianti. E abbiamo pensato a quali servizi poter offrire in questo spazio, oltre a quelli naturali, noleggio e ristorazione su tutti, per farlo diventare un centro servizi vero e proprio. E così ci è venuta in mente di creare una digital cave, uno spazio di 200 mq, dedicata allo smart working, al gaming per i giovani, alle attività che richiedono di potersi sedere in una postazione, prima, dopo e durante una giornata sugli sci o comunque in montagna. La struttura verrà allestita in estate e sarà pronta per la prossima stagione. Il turista verrà a Livigno principalmente per sciare e per vivere la montagna ma avrà così l’opportunità di poter lavorare in tutta comodità, davanti ad un panorama mozzafiato". F.D’E.