La sicurezza a Sondrio è diventata ormai oggetto di dibattito quotidiano, con botta e risposta da parte delle diverse forze politiche. Una cosa è certa: i numerosi episodi di microcriminalità degli ultimi periodi, soprattutto nelle zone periferiche del capoluogo, dicono con certezza che Sondrio non è più un’isola felice. Nei giorni scorsi Fratelli d’Italia aveva chiesto addirittura l’intervento dell’Esercito. Il Partito democratico risponde per le rime: “È piuttosto imbarazzante apprendere che FdI invochi il ricorso all’Esercito per gli episodi di criminalità in città e parli di allarme sicurezza, quando poco più di un mese fa i suoi rappresentanti in Consiglio comunale hanno bocciato un ordine del giorno presentato dal Pd avente ad oggetto Promozione delle politiche integrate di sicurezza urbana, che aveva lo scopo di ripristinare le risorse destinate ai Comuni e tagliate da Regione Lombardia sul capitolo della sicurezza…Cosa è cambiato in poco più di un mese? Dal nulla all’Esercito? Il Pd per primo invece ha sollevato un problema che evidentemente è reale”.
Ma i meloniani non ci stanno: “FdI non ha respinto l’ordine del giorno di giugno perché non ne condividesse il merito, ovvero la necessità di maggior sicurezza, ma perché era incomprensibile nel contenuto, troppo generico. Le minoranze propongono di educare e chiedono che il Comune si attivi in tal senso. Bene: comincino loro. Escano dal centro storico, dalla Piazza Campello dove sempre si siedono sorridendo sotto l’ombra dei tendoni (in plastica) dei loro gazebo e vediamo i risultati. Vadano in area Carini o zona stazione, magari con il favor tenebris, ad educare e dialogare”.