
di Michele Pusterla
Finanzieri del Comando di Sondrio hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Sondrio, Pietro Della Pona, su richiesta del pm Stefano Latorre, avente ad oggetto disponibilità di denaro e beni immobili fino a concorrenza del valore di circa 150 mila euro nei confronti di un imprenditore tiranese del settore immobiliare.
Le indagini dei militari di Tirano sono scaturite da 2 verifiche fiscali, nei confronti di altrettante società che, pur essendo operative, non presentavano dal 2015 le dichiarazioni fiscali obbligatorie. "Le indagini - spiega il colonnello Antonello Reni, comandante provinciale - effettuate sviluppando anche segnalazioni per operazioni sospette, hanno svelato condotte di evasione fiscale che hanno portato al provvedimento del gip a carico dell’imprenditore, indagato per omessa dichiarazione fiscale, ed il sequestro di denaro e di un immobile a Tirano. Gli accertamenti hanno anche portato alla scoperta di un caso di presunta evasione fiscale “internazionale”. È stata, infatti, individuata un’entità “esterovestita”, avente fittiziamente sede nel vicino Canton Grigioni, ma di fatto operante in Italia".
"È tutto da dimostrare quanto sostiene la GdF - replica l’imprenditore - che ha presentato dei conti, dopo avere prelevato i libri contabili, senza alcun contradditorio. Ci sono, forse, delle verità, in quanto il mio commercialista non presentò la dichiarazione dei redditi. La vicenda è complessa e, a un’eventuale processo, emergeranno le responsabilità non mie, ma di professionisti che, in occasione della vendita di un appartamento, non avrebbero dovuto fare incassare l’Iva alla banca, ma versarla direttamente all’Ufficio delle Entrate per mio conto. Sequestrati ora dal gip un magazzino e una somma di denaro, rendendo più difficile la mia attività imprenditoriale. E anche per le attività in Svizzera non ho colpe: è ditta con azioni al portatore e quello non sono io".