
Il provveditore di Sondrio Fabio Molinari è ai domiciliari in provincia di Bergamo
Sondrio, 8 ottobre 2022 - I sindacati chiedono all’Ufficio scolastico regionale di intervenire al più presto per garantire il regolare svolgimento dell’attività del provveditorato di Sondrio. Per ora tutto procede negli uffici di via Donegani, poiché i provvedimenti restrittivi presi nei confronti del dirigente provinciale Fabio Molinari sono di pochi giorni fa e lo stesso aveva avuto modo di firmare, fino ad inizio settimana, i documenti necessari, per esempio, per la nomina degli insegnanti. Ma il futuro potrebbe nascondere delle criticità anche perché ci sarebbero presidi coinvolti nelle indagini.
"Per ora all’Ust di Sondrio non hanno nominato un sostituto del provveditore Fabio Molinari – dice Elisa Ripamonti della segretaria generale della Cisl Scuola Sondrio -, noi auspichiamo una rapida soluzione e chiediamo all’Usr di prendere in carico, in tempi brevi, la situazione affinché a Sondrio si possa procedere con normalità". Ma quali potrebbero essere le soluzioni? "Allo stato attuale delle cose non è dato saperlo. Diciamo che la più papabile o, meglio, una delle possibili soluzioni è quella di adottare la stessa misura intrapresa quando, nei mesi scorsi, lo stesso Molinari prese un periodo piuttosto lungo di ferie o di malattia e rimase assente per un po’. L’incarico era passato nelle mani dei vari dirigenti regionali di settore per le loro specifiche competenze. Potrebbe essere questa una soluzione".
Ma non è una soluzione facilissima, anche perché all’Usr l’addio di Augusta Celada, andata in pensione a settembre ha lasciato, per ora, un bel vuoto. "Il timore è che non essendoci nessuno a capo dell’Usr le cose possano andare per le lunghe. Purtroppo la situazione in provincia di Sondrio è in balia, diciamo così, delle decisioni a livello regionale - fa eco Antonella Turcatti, segretario provinciale Flc Cgil Sondrio -. A livello di nomine degli insegnanti da parte dell’Ust la situazione è soddisfacente, la copertura è ottima, certo manca qualcosa nel settore delle cosiddette supplenze brevi. Ora sta ai singoli istituti completare gli organici".
Dalla Cgil e dalla Cisl scuola arriva pure il disappunto per "non essere stati chiamati in causa in merito alla proposta di dimensionamento scolastico relativo all’unificazione dei due istituti comprensivi di Morbegno (Ic Spini Vanoni e Ic Damiani)". La Cisl scuola, che ha tra i suoi iscritti più del 53% del personale scolastico della provincia, insieme alla Cisl Sondrio, "rivendicano l’opportunità di promuovere la qualità dell’offerta formativa, evitando di far prevalere semplici logiche politiche, non limitandosi a quello tra i due istituti menzionati".