Albosaggia, 30 gennaio 2025 – Con i colpi della scorsa notte sale a 5 nel solo mese di gennaio il numero di farmacie della provincia visitate dai ladri. Le ultime due incursioni hanno interessato la Vitali di via Porto ad Albosaggia e la Da Prada srl di via Adua a Berbenno.
A inizio mese i ladri fecero irruzione alla Gusmeroli di via Stelvio a Montagna e con tutta probabilità gli stessi malviventi tentarono il colpo anche al vicino distributore di carburante Cioccarelli, senza tuttavia portare via alcunché, mentre lo scorso fine settimana è toccato alla farmacia del dottor Romoli di Villa di Tirano e a quella comunale del paese confinante, Bianzone.
Stessa firma?
Il metodo usato dai malviventi è pressoché sempre il medesimo: rottura della saracinesca, quando questa c’è ed è abbassata, e successiva forzatura della porta d’ingresso per poi arraffare il denaro che trovano in cassa o asportare la stessa, se non è possibile aprirla sul posto.
Il tutto, e anche questo è piuttosto singolare, per poche centinaia di euro nel primo e negli ultimi due casi, poco meno di 3.000 nei precedenti. Tra le altre analogie, vi è quella della scelta delle farmacie, tutte comunque con appartamenti abitati ai piani superiori e situate in zone piuttosto centrali o su strade di frequente passaggio, come a Montagna e Albosaggia.
In quest’ultima farmacia i ladri sono addirittura entrati dopo aver spaccato - facendo non poco rumore – con un masso una vetrina a prova di sfondamento e una manciata di minuti soltanto dopo il passaggio del controllo della vigilanza privata.
La testimonianza
“Dopo i primi episodi ho cominciato a temere per la mia farmacia, era come se me lo sentissi. Se penso che questa settimana è la mia, la farmacia di turno, posso affermare che sarebbe anche potuta andare peggio, sarebbe potuto arrivare qualcuno mentre i ladri erano all’interno – ha dichiarato, ancora provata per quanto subìto la dottoressa Marcella Vitali – Più che il danno, mi fa arrabbiare che stiano prendendo di mira una categoria che lavora al servizio degli altri”. Le indagini proseguono, ma i farmacisti hanno molto timore.