REDAZIONE SONDRIO

Festa di Natale alla Croce Rossa. La pace disegnata dai bambini

Pacchetti da mettere sotto l’albero, ma anche uno speciale regalo del quale usufruire a partire dal prossimo anno. È stato...

Il pomeriggio di festa alla Croce Rossa I bambini hanno consegnato i lavori sulla pace ricevendo in cambio un regalo

Il pomeriggio di festa alla Croce Rossa I bambini hanno consegnato i lavori sulla pace ricevendo in cambio un regalo

Pacchetti da mettere sotto l’albero, ma anche uno speciale regalo del quale usufruire a partire dal prossimo anno. È stato un pomeriggio all’insegna dell’allegria quello ospitato ieri nella sala formazione della sede del Comitato di Sondrio della Croce Rossa. “Disegni per un Natale di pace“ il titolo dell’iniziativa che prevedeva che i bambini portassero i propri lavori realizzati a casa oppure si cimentassero direttamente in loco con la supervisione dei volontari della Croce Rossa.

Per tutti i piccoli artisti della pace, un dono tra quelli raccolti grazie alla campagna “Un giocattolo sospeso“ cui hanno aderito diversi negozi, cartolerie e librerie del capoluogo. "Ne abbiamo distribuiti soltanto una parte, in realtà – dice Maria Grazia Carrara, ispettrice del Corpo Infermiere volontarie della Cri – gli altri saranno consegnati all’Epifania. Si è trattato di un bel momento con almeno una cinquantina di piccoli partecipanti, tra i quali numerosi figli di stranieri che abitano in zona e profughi ucraini. Ritengo sia stato un bel modo anche per fare conoscere ai più giovani la realtà della Croce Rossa e, perché no, invogliare qualcuno tra loro a diventare un futuro volontario".

Ai piccoli presenti è stata anticipata anche un’opportunità di notevole rilevanza che prenderà il via con l’anno nuovo: corsi di judo e la frequenza gratuita per i bambini dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 21 alla Palestra popolare gestita da Maurizio Dura alla Piastra, a poche decine di metri dalla sede della Croce Rossa. "Si tratta di un’iniziativa rivolta a famiglie che abbiano reali difficoltà economiche – chiarisce Dura –. È importante che i più giovani, tutti, nessuno escluso, possano impegnarsi in una disciplina sportiva". S.B.