SARA BALDINI
Cronaca

Finto carabiniere truffò anziana. I militari veri lo smascherano

Il colpo da 15mila euro ai danni di una donna ultra novantenne di Novate Mezzola oggi scomparsa

La figlia dell’anziana valchiavennasca intuendo si fosse trattato di una truffa subito chiese l’intervento dei carabinieri

La figlia dell’anziana valchiavennasca intuendo si fosse trattato di una truffa subito chiese l’intervento dei carabinieri

La signora truffata purtroppo nel frattempo è passata a miglior vita, è comunque una soddisfazione per i parenti sapere che l’uomo che spacciandosi per carabiniere nel gennaio di due anni fa era riuscito a farsi consegnare dall’anziana una bella sommetta è stato finalmente identificato – dai militari dell’Arma "veri" della Compagnia di Chiavenna – e denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sondrio. Vittima di questa persona senza scrupoli, una ultranovantenne di Novate Mezzola. A contattarla telefonicamente furono prima un uomo che si presentò, appunto, come carabiniere e, di seguito, una donna che invece si era qualificata come avvocato. I due erano riusciti a convincerla a consegnare a un loro complice la somma di 15.000 euro che l’anziana custodiva in casa. Dopo alcune ore, la signora aveva raccontato quanto accaduto alla figlia che, intuendo si fosse trattato di una truffa, subito chiese l’intervento dei carabinieri. I militari del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Chiavenna una volta giunti nell’abitazione riuscirono a rilevare l’impronta digitale lasciata dal malfattore sul barattolo dove la signora teneva i propri risparmi, ma nel gennaio 2023 questa ancora non risultava associata ad alcun malvivente. La svolta alla fine del mese scorso, quando i carabinieri di Genova e Napoli hanno arrestato alcune persone per associazione a delinquere finalizzata alle truffe in danno di anziani, tra cui anche colui che agì 2 anni fa a Novate. Non stupisca il fatto che le altre "telefonate del finto carabiniere" siano state messe a segno in località italiane così distanti dal medesimo gruppo di delinquenti: si tratta, infatti, di truffe gestite a livello nazionale da una o più menti che si appoggiano a una serie di soggetti che invece si portano fisicamente nei luoghi dove abitano le potenziali vittime. Sara Baldini