In Alta Valtellina torna l’educazione civica firmata “On the Road“, per il sesto anno consecutivo a Livigno, confermando il valore di un progetto fortemente voluto dall’amministrazione comunale che ha già coinvolto decine di ragazze e ragazzi, permettendo loro di vivere un’esperienza unica e di acquisire competenze preziose nel campo della prevenzione e della sicurezza. La sesta edizione si terrà dal 27 dicembre al 3 gennaio, contemporaneamente a Bormio. Sarà un’esperienza immersiva e formativa dedicata alla prevenzione e alla sicurezza, pensata per i giovani over 15 anni residenti a Livigno. I partecipanti potranno vestire i panni di agenti di polizia locale, soccorritori e operatori di emergenza, affiancandoli nelle loro attività quotidiane. L’iniziativa unisce prevenzione, responsabilità e consapevolezza. È inoltre valida come Percorso per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto) e riconosciuto come credito formativo scolastico.
Le esperienze che si potranno maturare riguardano diversi ambiti: il supporto ai soccorritori piste, anche in motoslitta, sulle principali stazioni sciistiche, Mottolino e Carosello 3000; il presidio ai confini con la guardia di finanza e l’Agenzia delle Dogane; l’esperienza formativa e sul campo con i vigili del fuoco ed il Soccorso alpino; l’attività sulle ambulanze di Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza della Lombardia) fino all’operatività, in pattuglia, con la polizia Locale di Livigno. Tra le opportunità offerte, attenzione particolare alla guida sicura sul ghiaccio: un’occasione da non perdere, perché il target dei giovani a cui viene proposto è costituito in gran parte da neo patentanti che vivono in un territorio caratterizzato dalla presenza di ghiaccio sulle strade.
On the Road è promosso dal Comune di Livigno in collaborazione con l’associazione Ragazzi On the Road di Bergamo. Il progetto è guidato dal corpo di polizia locale di Livigno, con il comandante Christian Bergamo, e rappresenta un percorso educativo rodato da oltre 17 anni. "La particolarità del progetto – sottolinea Cristina Rupani, assessore alle Politiche alla persona, Istruzione e comunità solidale – è il metodo educativo peer-to-peer, dove sono i ragazzi a educare altri ragazzi, seguiti da un’equipe educativa. Tutti i partecipanti sono preventivamente assicurati, formati e monitorati durante l’intera esperienza".