SONDRIOTra la Bper e la Bps ci si mette anche l’Antitrust. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato, quella cioè che vigila per impedire posizioni dominanti e quindi che dirime e detta norme relative alla concorrenza, ha in pratica avviato un’istruttoria sulla Ops lanciata da Bper (Banca Popolare dell’Emilia Romagna) nei confronti della PopSondrio. La Banca valtellinese sta cercando di resistere in ogni modo al tentativo di scalata emiliana, i vertici hanno proposto pochi giorni fa il piano industriale che ha un nome "Our way forward" che suona come "Avanti per la nostra strada" o anche "A modo nostro". Chiarissimo. E in provincia di Sondrio la Bps ha avuto a più riprese un appoggio, per così dire, "bipartisan". Un appoggio plebiscitario, politici, amministratori, industriali, piccoli azionisti, piccoli risparmiatori vogliono o, meglio, vorrebbero che la Bps restasse la banca di casa. Senza matrimoni di sorta. Ora sulla strada tra l’acquisizione della Bps da parte di Bper si è messo anche l’Antitrust che nel suo ultimo bollettino, quello del 14 aprile, ha descritto in primis l’operazione "un’offerta pubblica di scambio volontaria promossa da Bper… finalizzata ad acquisire la totalità delle azioni ordinarie di Bps e a ottenere la revoca della quotazione delle azioni di Bps dall’Euronext Milano". E quindi in caso di esito positivo della scalata, Bper "acquisirà il controllo esclusivo di Bps". Dopo aver analizzato l’operazione nella sua globalità (per vedere le specifiche basta andare sul sito dell’Antitrust e scaricarsi il bollettino), l’Antitrust ha deliberato "l’avvio dell’istruttoria… nei confronti di Bper Banca S.p.A. e Banca Popolare di Sondrio S.p.A". I legali rappresentanti delle parti avranno dieci giorni per far valere il diritto di essere sentiti. Fulvio D’Eri
CronacaFra PopSondrio e la Bper c’è l’Antitrust