REDAZIONE SONDRIO

"Fumagalli è Sondriocentrica". Trabucchi non brinda per la nomina

Monica Fumagalli è stata nominata alla guida dell'Asst Valtellina e Alto Lario, suscitando preoccupazione nel Comitato Rinascita Morelli Autonomo. La sua nomina è fortemente politica e il suo passato è legato alla visione sondriocentrica della sanità valtellinese.

"Fumagalli è Sondriocentrica". Trabucchi non brinda per la nomina

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La nomina di Monica Fumagalli alla guida della Asst Valtellina e Alto Lario non scalda per niente Ezio Trabucchi e quindi il Comitato rinascita Morelli autonomo. Nella tarda serata di giovedì il presidente di Regione Lombardia, dopo la seduta di Giunta, ha nominato i nuovi direttori generali delle 8 Ats, 26 Asst e 5 Irccs della Lombardia e di Areu, tra i quali Monica Fumagalli che, a partire dal 1 gennaio 2024, prenderà le redini dell’Asst Valtellina e Alto Lario prendendo il posto di Tommaso Saporito.

Classe 1964, originaria di Bormio, Fumagalli, dopo aver lavorato sempre in Valtellina, ha passato gli ultimi 5 anni al Papa Giovanni XXIII di Bergamo dove ha ricoperto il ruolo di dirigente amministrativo. In precedenza, aveva svolto il ruolo di direttore amministrativo e direttore "ad interim" delle Risorse Umane dell’Ats della Montagna, direttore amministrativo di AOVV con un incarico come direttore amministrativo del Morelli e responsabile affari generali e legali. "La conosco da tanto tempo, è stata infatti candidata sindaco anni fa a Bormio e poi consigliere comunale – dice Ezio Trabucchi, presidente del comitato Rinascita Morelli Autonomo -. In campo sanitario ha ricoperti tanti ruoli e ultimamente era a Bergamo al Papa Giovanni. Detto che è una persona molto preparata, a me la sua nomina non provoca molto entusiasmo. Non è una cosa personale, a livello di capacità è chiaro che ha le competenze per svolgere quel ruolo. Le mie perplessità sono altre: in primis è il frutto di una nomina fortemente politica tanto che lei la prima cosa che ha fatto ha ringraziato Sertori per la fiducia. È chiaro che dovrà rispondere a Regione Lombardia, ma il sentore è che non ricercherà né avrà nessuna autonomia tecnica e amministrativa. Poi lei è, da sempre, una sostenitrice della visione sondriocentrica della sanità valtellinese. Detto questo noi del movimento daremo battaglia, senza nessun pregiudizio. Siamo apertissimi al confronto e saremmo contenti di essere smentiti su quanto affermato… Ribadiamo però che il futuro del Morelli sta solo nell’autonomia, il progetto Fondazione pubblico-privata è morto da tempo". Da alcune voci, molto autorevoli, pare che Melazzini, direttore a Sondalo, possa rimanere in carica ancora per un annetto e poi prendere il posto di Zoli al Niguarda. Per Ats della Montagna, alla guida sarà il foggiano Vincenzo Petronella.