
Voglia di sci
Chiesa in Valmalenco - Le Funivie Al Bernina hanno spento ieri le prime 60 candeline. Quella che incomincerà il 4 dicembre, data in cui apriranno gli impianti, sarà una stagione storica per le FAB che festeggiano 12 lustri. In Valmalenco non esiste la parola "ordinario", né la ripetitività nella programmazione. A maggior ragione l’inverno alle porte sarà all’insegna dello straordinario. La "mitica" Funivia del Bernina di Chiesa Valmalenco, è stata lo scenario di tante avventure sportive e delle commedie brillanti di fine anni ’70 con Dorelli, attore che elesse Chiesa e Valmalenco tra le sue località sciistiche preferite. Quella tra la famiglia Vismara, proprietaria degli impianti, e la Valmalenco è una storia che parte ai tempi della 2ª guerra mondiale.
"Il legame tra la mia famiglia parte negli anni ’40 – dice Franco Vismara, attuale ad di FAB – quando mio nonno Vincenzo (lecchese come la famiglia Vismara), titolare di un salumificio, per salvare 15 suoi dipendenti, "chiamati" dai nazisti nei campi di lavoro forzato in Germania, decise di allestire un salumificio anche in Valmalenco, una prosciutteria in alta quota dove serviva quella forza lavoro specializzata in un settore come quello alimentare importantissimo in tempi di guerra. E riuscì così a salvarli…". Da lì l’amore per la Valmalenco che va avanti da 3 generazioni. Il 15 novembre 1961 nacque la FAB, frutto dell’unione di 700 sottoscrittori. E tra questi Francesco Vismara di Casatenovo "che fu promosso a presidente dell’APT Valmalenco dall’on. Vanoni". Negli anni successivi la FAB ebbe dei problemi e fu sull’orlo della bancarotta. "Eh sì, qualcuno si “giocò“ i soldi e la FAB perse 2 miliardi di lire, fu sull’orlo della bancarotta. Mio padre, con un grande sforzo economico, riuscì a traghettare la società e a rilanciarla. I 700 soci rimasero, formalmente, fino ad una quindicina di anni fa… Ora non ci sono più".
Al comando della FAB c’è Franco Vismara. "Il mio ingresso, come aiuto a mio padre, risale a circa 45 anni fa. Ne sono state fatte di cose, noi siamo la località al centro delle Alpi e mi auguro che questa avventura trigenerazionale prosegua per tanto tempo". Il programma di rinnovamento degli impianti lanciato negli anni ’90 ha permesso a Chiesa di rilanciarsi. Nel giro di 10 anni al Palù è nata la pista Thoeni, disegnata dal grande Gustavo (una delle piste più belle delle Alpi), e la funivia Snow Eagle, la più grande del mondo con le sue 2 cabine da 160 posti di capienza l’una che con un solo balzo permette agli sciatori di passare da Chiesa al comprensorio del Palù (1000 metri di dislivello) in pochi minuti. E poi tante seggiovie e la copertura quasi totale (60 km di piste) con un moderno impianto di innevamento. Una storia senza fine!