Giro d’Italia, vetrina per la valle: "Le nostre eccellenze in mostra in tutto il Paese"

La promessa di Gigi Negri: al lavoro per proporre altre tappe inedite .

Giro d’Italia, vetrina per la valle: "Le nostre eccellenze in mostra in tutto il Paese"

Giro d’Italia, vetrina per la valle: "Le nostre eccellenze in mostra in tutto il Paese"

Una kermesse capace di veicolare al meglio l’immagine della Valtellina e delle sue eccellenze su tutto il territorio nazionale. La tappa livignasca del Giro d’Italia è stata anche un’incredibile opportunità mediatica per tutta la provincia di Sondrio, che grazie alla principale manifestazione ciclistica a tappe insieme al Tour ha potuto mettersi in molstra. A parlare di questo e di altri aspetti è Gigi Negri (nella foto), il deus ex machina del ciclismo in provincia di Sondrio, colui che ogni anno riesce a trovare, insieme ai suoi validissimi collaboratori, nuove salite e nuovi arrivi di tappa e a proporli agli organizzatori della corsa rosa.

"Le ore di diretta televisiva di cui hanno beneficiato le nostre eccellenze non hanno prezzo – dice Gigi Negri –. Strategica è stata inoltre la presenza di un nostro stand al villaggio commerciale, allestito in tutte le città sede di partenza, che ha permesso di promuovere le nostre peculiarità a un vasto pubblico. Apprezzata anche la presenza di un mezzo nella coloratissima carovana pubblicitaria. Infine, da segnalare due iniziative, la partecipazione alla tappa Tirano-Livigno del Giro-E di un team "Valtellina" capitanato da Ivan Gotti e la premiazione al Mottolino di Pascal Richard, che al Giro d’Italia del 1994, edizione che fece conoscere al mondo Marco Pantani, conquistò all’Aprica, dopo il passaggio sul Mortirolo, la maglia verde di miglior scalatore. Tutto questo è stato possibile grazie al supporto di Regione Lombardia, Provincia di Sondrio, Consorzio Bim Adda, Parco Nazionale dello Stelvio, le cinque Comunità Montane della Provincia di Sondrio e naturalmente Comune e APT di Livigno".

E ora? "Terminata questa edizione, rincomincia, come ogni anno, la ricerca e la scoperta di nuove tappe, mai banali, sul nostro territorio, con i suoi Passi e gli arrivi spesso inediti. Il tempo ci darà certezze, il lavoro non sarà semplice, ma l’entusiasmo della gente lungo le strade, le scritte "W il Giro" sull’asfalto, le vetrine e i balconi addobbati di rosa, gli eventi collaterali organizzati alla perfezione da Livigno e la consolidata capacità organizzativa della Valtellina, mi danno grande fiducia e mi spingono a continuare, sempre con in testa il motto "I passi uniscono e non dividono", una frase che non mi stancherò mai di ripetere". E c’è da giurare che anche l’anno prossimo la Valtellina si tingerà di rosa!

F.D’E.