Livigno (Sondrio) – La Svizzera dice no al passaggio sulla Forcola e così la 15^ tappa del Giro d’Italia, quello con l’arrivo a Livigno, sarà disputata tutta sul suolo italiano. "Mantenere in sicurezza i passi alpini, come la Forcola di Livigno, comporterebbe un onere spropositato. Per questo motivo il Dipartimento Infrastrutture, Energia e Mobilità dei Grigioni (Svizzera) non ha accolto la proposta di passaggio della corsa".
Così inizia il comunicato col quale ieri gli organizzatori del Giro hanno ufficializzato il cambio di direzione della 15^ tappa della corsa rosa, la Manerba del Garda – Livigno. Decisione a sorpresa che pone all’attenzione l’annoso problema della messa in sicurezza del passo della Forcola, quello tra le due dogane di Svizzera e Italia, strada assai trafficata dalla tarda primavera fino in autunno e poi chiusa in inverno. Una soluzione prima o poi andrà trovata, tra due zone che, soprattutto ultimamente, hanno intensificato i rapporti nell’ottica di uno sviluppo turistico di entrambe i territori. La tappa cambia.
Dopo aver risalito la Val Camonica, la corsa, superata Edolo, anziché salire verso l’Aprica svolta verso il Mortirolo che si scala dal versante di Monno (quella più facile con pendenze massime solo negli ultimi chilometri a San Giacomo attorno al 16%). La discesa sarà su Grosio e la risalita della Valtellina fino a Bormio lungo la vecchia strada che passa da Cepina. Scalata delle Motte fino a Isolaccia, seguita dalla salita al passo di Foscagno (14.6 km al 6.5%). Dopo la breve discesa dal Ponte del Rez (poco prima di Trepalle) si sale al passo di Eira dove si ritrova il percorso originale che risale la strada asfaltata lungo la pista del Mottolino. Quindi i girini non passeranno per l’abitato di Livigno che li vedrà poi il giorno dopo, visto che la perla del Piccolo Tibet sarà sede di partenza della tappa 16, la Livigno – Santa Cristina Val Gardena.