Moroni
Mio figlio deve fare,
per ragioni di lavoro, un viaggio un giorno alla settimana Lecco-Milano-Bologna. Abbiamo stabilito di comprare un carnet 10 corse Milano-Lecco, poi Frecciarossa o Italo per Bologna a seconda dell’offerta prezzo. Ha acquistato il carnet (che è solo on-line) e lo ha usato sinora
per quattro corse, quindi ne rimangono 6 (valore 30 euro...). Dieci giorni fa va in stazione (alle 5.45), cerca di vidimare
la corsa col telefono, ma l’account è sparito. Ligio
al dovere di pagare il biglietto, con biglietteria ovviamente chiusa e il treno in partenza, ha ricreato l’account e comprato
il ticket on-line (che nessuno ha poi controllato…) e così per il ritorno. Il giorno dopo telefona al call center e una signorina, anche simpatica, dopo un po’
di ricerche, gli dice che c’è stato un "aggiornamento
del software" e che doveva scrivere a recuperopassword@trenord.it per recuperare l’account e, soprattutto, il carnet. Scritto una prima volta (ovviamente con tutti i dati e numero di serie del carnet e relativa conferma di acquisto), nessuna risposta. Ha riscritto dopo qualche giorno. È arrivata la risposta: "Come le abbiamo già scritto questa è una casella riservata
al personale Trenord". Punto. Preciso che non era arrivata nessuna comunicazione scritta. Ovviamente dovremo richiamare il call center
ma questa volta facendo capire che, se non risolveranno
la situazione in tempi rapidi, saremo costretti a fare una segnalazione alle Autorità
per appropriazione indebita.
No comment.
Dino Ginori, Lecco
Nessun commento, appunto, se non
una considerazione: quando si mescolano tecnologia e burocrazia
gli effetti che si ottengono sono, per così dire, strani.
mail: gabrielemoroni51@gmail.com