Gli ultras chiedono i progetti di Rigamonti

L’impresario edile vuole ridare slancio al Sondrio calcio dopo che il presidente Mostacchi ha lasciato la società che militava in D

Migration

Il Grup Sasèla è pronto a dare il suo supporto a chiunque prenda in mano, in maniera seria, le redini del calcio a Sondrio ma vuole chiarezza. La passione per i colori biancoazzurri non è di certo scemata nella mente e nel cuore degli "ultras" che, con garbo ma con tanto entusiasmo, hanno sempre sostenuto la squadra. Hanno promosso delle iniziative (per esempio quella del concorso che ha premiato i negozi con le vetrine addobbate, coi colori del Sondrio, più belle) per tenere alta l’attenzione di cittadinanza, amministrazione comunale ed enti sulla questione. Eh sì, perché quest’anno la città al centro delle Alpi detiene il triste primato di essere l’unico capoluogo di provincia italiano senza aver iscritto una squadra ad un campionato organizzato dalla Figc. La notizia della possibile rinascita del movimento calcistico, con l’entrata in campo dell’imprenditore Michele Rigamonti ha ridato entusiasmo ai tifosi del Sondrio. "Siamo ovviamente contenti che un imprenditore serio come Rigamonti abbia manifestato l’intenzione di far rinascere il movimento calcistico a Sondrio – dice anche a nome del Grup Sasèla Enrico Sonvico –. Sarebbe un’ottima soluzione, ma noi abbiamo bisogno di certezze, vorremmo conoscere le reali intenzioni di Rigamonti e ci piacerebbe sapere quale è il progetto di rinascita. Noi amiamo questi colori e siamo pronti a dare l’appoggio a chiunque abbia intenzione di far le cose seriamente, di farci ritornare alla Castellina e in trasferta a cantare, gioire e soffrire per questa maglia". Ma la chiarezza è alla base di tutto. "Certo, abbiamo letto sulla stampa delle volontà di incominciare, ma siamo sempre nella sfera del "sentito dire" e noi a questo punto attendiamo qualcosa di più concreto. Siamo consapevoli che il momento, sanitario ma anche economico, è difficilissimo, ma siamo certi che con un progetto serio si possa costruire qualcosa di importante, partendo dalla ricostruzione del settore giovanile". La prima squadra fa però da traino. "Sì, questo è chiaro. Noi saremmo contenti di ripartire almeno dalla Promozione, provando poi a puntare a ritornare quantomeno in Eccellenza". Cosa chiedete a Rigamonti o a chi prenderà in mano la società? "Chiarezza, rispetto per i colori e un progetto adeguato. E poi, se possibile, vorremmo essere presi più in considerazione, conoscere il progetto e sapere chi c’è dietro il gruppo di lavoro…".

Fulvio D’Eri