Un tuffo nel passato, nel mondo delle vecchie osterie, punto d’incontro, istituzione cruciale nella vita dei paesi, luogo dove si concludevano affari e si risolvevano dispute, accompagnati da generosi dosi di vino e da cantori che intonavano brani legati alla quotidianità.
Un’atmosfera magica che è stato possibile rivivere l’altra sera allo Spazio Eventi Daste di Bergamo, l’ex centrale elettrica diventata polo culturale, grazie a Fake Folk Night, un evento senza precedenti, la prima kermesse nella storia della musica cantata dedicata ai canti d’osteria. Un progetto ideato e realizzato da Michele Dal Lago, sociologo del lavoro, chitarrista folk, profondo conoscitore della musica tradizionale americana; Elio Biffi dei Pinguini Tattici Nucleari; Alberto Rota, revivalist bergamasco.
L’iniziativa aveva l’obiettivo di riportare in vita le atmosfere musicali tipiche delle osterie e ha riunito attorno a grandi tavolate cantori da ogni angolo della Bergamasca e del Cremonese. Tra i brani eseguiti El Magnano, Madonnina dai riccioli d’oro, La bella la va al fosso, Il mulino e Noter de Berghèm. "Questa è la prima Fake Folk Night della storia", ha spiegato Michele Dal Lago, che ha poi ripercorso la storia delle osterie e come questi luoghi siano diventati ritrovi chiave di una società che dalle campagne si stava spostando verso le fabbriche.
"Il canto nelle osterie è ormai quasi scomparso – hanno sottolineato Biffi e Rota – ma da metà Ottocento fino agli anni Sessanta del secolo scorso ha animato i locali di tutta la Lombardia. Ci piace riproporre una tradizione lontana nel tempo ma radicata nella nostra cultura popolare".
Michele Andreucci