Fine anno movimentato per un gruppo di disabili toscani in vacanza con i propri accompagnatori in un hotel di Aprica. Anziché godersi le bellissime giornate di sole sulla neve e salutare in allegria il 2025, in molti tra loro – il gruppo è composto da una trentina di persone – si sono visti costretti a letto (e frequentemente in bagno) per un pesante malessere che in un primo tempo si è pensato fosse addirittura da attribuire a un’intossicazione di natura alimentare.
Non è infrequente, infatti, che una pietanza consumata nel medesimo ristorante e contenente ingredienti avariati possa poi dare gli stessi disturbi a tutti coloro che l’hanno ingerita. Niente di tutto ciò, tuttavia, almeno nel caso del gruppo dei toscani. A fare tirare un parziale sospiro di sollievo almeno ai gestori della struttura ricettiva sono stati i medici intervenuti (addirittura in codice rosso) con gli infermieri di Areu a portare i primi soccorsi in hotel che, dopo aver visitato gli ospiti che non stavano bene, hanno escluso l’intossicazione di natura alimentare, dicendo che si tratterebbe di un virus di natura gastrointestinale. Fastidioso, ma soprattutto molto contagioso.
In effetti è emerso che un paio di ospiti del gruppo avevano manifestato i malesseri già due giorni prima degli altri compagni di vacanza e dunque probabilmente, stando a stretto contatto durante il giorno e per del tempo negli stessi spazi chiusi, li avrebbero poi contagiati. Sul posto anche i carabinieri dipendenti dalla Compagnia di Sondrio per gli accertamenti.