
I dati sono fondamentali per adottare strategie di gestione efficaci a tutela della specie
È iniziata la "conta" dei cervi all’interno della sezione lombarda del Parco dello Stelvio, grazie al censimento organizzato in collaborazione con i Carabinieri Forestali. Una decina di squadre munite di potenti fari percorrerà i sentieri che gli animali usano durante i loro spostamenti tra boschi, pascoli e praterie. "La luce intensa consente d’individuare gli animali nell’oscurità, facilitando così la rilevazione - spiegano dal Parco - Durante queste uscite, ogni cervo avvistato viene contato: maschi, femmine, fusoni, piccoli e anche quelli marcati con collare Gps. Al termine del mese, tutte le informazioni raccolte grazie a lunghe ore di osservazione notturna permettono di stimare con accuratezza la presenza di cervi sul territorio. Questi dati sono fondamentali per adottare strategie di gestione e conservazione efficaci, a tutela della specie".
Negli ultimi anni a duemila metri di quota tra camosci e cervi c’è una vera e propria competizione per assicurarsi il cibo, sempre più scarso in alcuni periodi dell’anno a causa del cambiamento climatico. Per questo conoscere il loro numero è così importante. Nel corso del XX secolo anche nel Parco Nazionale dello Stelvio cervo e stambecco hanno rischiato l’estinzione, mentre lupo e orso sono completamente scomparsi dalle Alpi. Il camoscio, invece, ha dimostrato negli anni una particolare resistenza e grazie alla sua presenza ininterrotta sul territorio, rappresenta oggi una delle specie simbolo del Parco.
Adesso però le cose per questo animale che è uno dei simboli delle Alpi stanno cambiando in peggio: il cambiamento climatico e la competizione con il cervo, che si sta spostando sempre più in quota nei siti vitali del camoscio, ne stanno oggi mettendo a rischio la sopravvivenza. Studi recenti svolti nel Parco hanno infatti mostrato un declino della sua densità di popolazione, durante gli ultimi anni. In particolare a metà degli anni ’90, la popolazione di cervo del Parco Nazionale dello Stelvio ha raggiunto densità elevate, mentre quella di camoscio ha iniziato il suo declino. Attualmente nel settore lombardo del Parco i censimenti annuali stimano attualmente oltre 1.400 camosci.
Roberto Canali