FULVIO D’ERI UNA TRATTATIVA SNERVANTE
Cronaca

I tifosi “bussano” in casa Sondrio

I supporter chiedono chiarezza per il futuro biancazzurro dopo una trattativa che dura da mesi .

di Fulvio D’Eri

Una trattativa snervante che non ha avuto ancora un epilogo. È quella relativa alla cessione da parte del presidente Oriano Mostacchi del "suo" Sondrio calcio dopo 28 anni in cui l’ha cresciuto come se fosse un "bambino" portandolo dal fallimento fino alla serie D.

Ed ora? Il presidente ha manifestato l’intenzione di non continuare e ha messo in vendita la società al "miglior offerente". In tanti hanno tastato il terreno ma in pole position, con un’offerta nettamente superiore a tutte le altre, c’è una cordata di imprenditori lombardo – veneti con in testa un certo Marco Caspani, imprenditore che in molti giurano abbia origini valtellinesi e, nello specifico, grosine.

Ebbene questa cordata pare sempre firmare il contratto e di acquisire la società, ma ogni volta succede qualcosa e rimanda la parola fine. Ma sono ormai tre settimane che tutto sembra pronto, poi all’ultimo salta sempre tutto per i più disparati motivi. L’ultimo rinvio è stato quello di venerdì, quando i rappresentanti delle due parti si sarebbero dovuti trovare e, perché no, apporre la firma su un contratto di vendita già pronto. E, invece, niente.

I potenziali acquirenti hanno chiamato il presidente Mostacchi e rinviato per l’ennesima volta l’appuntamento finale, ora fissato o per domani o al massimo per martedì.

I tifosi del Sondrio, intanto, sono sul piede di guerra, anche perché nessuno ha informato loro dello stato di una trattativa complessa quanto si vuole ma che in due mesi sarebbe già dovuta terminare.

I supporter valtellinesi, sempre vicini al presidente Mostacchi (uomo che di soldi e passione ne ha messi tantissimi nella società del capoluogo), chiedono chiarezza e un intervento più deciso anche delle istituzioni per evitare la fine del team.

Eh sì, perché parliamo anche di questo. Se la cordata dovesse defilarsi all’ultimo, la squadra potrebbe essere ceduta al Bresso, che però nel giro di un paio di stagioni porterebbe la prima squadra a giocare nel Milanese, o potrebbe addirittura sparire… Intanto è sparito, in pratica, il settore giovanile, con le squadre dei regionali non iscritte ai campionati di competenza.

Un bel colpo per le speranze dei ragazzini valtellinesi e per tutto il movimento che fa un salto all’indietro di decenni.

Un peccato per tutto il movimento che ha visto crescere numerosi ragazzi che si sono fatti strada anche nelle serie superiori.

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