
Inaugurazione oggi, alle 16, a palazzo Malacrida di Morbegno dell’importante mostra "Il caso Sindone: indagine storico - scientifica sul reperto...
Inaugurazione oggi, alle 16, a palazzo Malacrida di Morbegno dell’importante mostra "Il caso Sindone: indagine storico - scientifica sul reperto archeologico più studiato della storia". Grazie alla collaborazione tra il Museo della Sindone di Torino e il Centro Internazionale di Studi sulla Sindone, la città del Bitto accoglie un’esposizione unica nel suo genere presso l’elegante edificio settecentesco, dove sino al 21 aprile sarà possibile immergersi in un’esperienza culturale e scientifica particolare, scoprendo i misteri e la storia di uno degli oggetti sacri più discussi e studiati di sempre.
"Compito principale di un museo consiste nella trasmissione della conoscenza per mezzo della comunicazione – spiegano gli organizzatori - Allo scopo ci si può basare sulla Ict (Information and communication technology), rendendo virtuale ed accessibile anche da remoto la descrizione del patrimonio museale. Una forma più coinvolgente consiste nel far muovere il museo o, almeno, una sua parte, portandolo nelle sedi che dimostrino interesse sul suo contenuto. Questo vale per il Museo della Sindone".
La sua struttura a Morbegno è già disponibile in modo virtuale, ma si concretizza con l’allestimento di uno spazio espositivo, in cui pannelli esplicativi nonché alcuni reperti tematici potranno essere analizzati in loco accompagnati dal commento di relatori. La mostra è a ingresso libero e visitabile dalle 14,30 alle 18,30 nei giorni feriali e dalle 10 alle 18,30 il sabato e la domenica.
Collegato all’iniziativa è il convegno "Indagine sulla Sindone" che si terrà sabato prossimo 12 aprile al Sant’Antonio di Morbegno alle 18. Due i relatori d’eccezione che si confronteranno in un dibattito tra storia e ricerche scientifiche effettuate sul Telo: il fisico di Enea Paolo Di Lazzaro e la storica Ada Grossi. S.B.