
I vertici della Bps a Berbenno
BERBENNONon si spegne l’allarme tagli di personale in casa Bps, come sostenuto dai sindacati della categoria. Nella giornata di ieri, nel nuovo Centro Multifunzionale a S.Pietro Berbenno, si è svolto l’incontro tra le prime linee della banca finalizzato a illustrare le direttrici del nuovo piano industriale 2025-2027 "Our way forward". In sala 500 persone. Alla presenza dei vertici, sono stati approfonditi i pilastri strategici del piano, che mira a rafforzare ulteriormente il Gruppo. Il consigliere delegato Mario Alberto Pedranzini ha risposto alle diverse domande arrivate dalla platea riguardo il futuro della banca e della rete di filiali, a seguito dell’Offerta pubblica di scambio annunciata da Bper. "La nostra risposta all’Ops, non concordata, lanciata da Bper, è stata coerente con i valori che da sempre contraddistinguono la Banca Popolare di Sondrio: indipendenza, coesione e responsabilità verso soci, clienti e territori – ha detto -. Il forte sostegno ricevuto da tutta la comunità conferma che la volontà di proseguire in autonomia è quella giusta". Poi l’allarme: "Nei documenti riferiti all’Ops e nel rispondere alle domande degli analisti, Bper ha già reso noti alcuni parametri del suo progetto, tra cui 190 milioni di euro all’anno di risparmi di cui circa il 40% derivanti dal personale. Sono centinaia di esuberi e non meno di 150 filiali chiuse. Numeri che Bper ha messo nero su bianco e per questa ragione è importante che tutti continuiamo a lavorare nella direzione giusta, per dimostrare il valore della nostra banca nella sua conformazione, contro i rischi che deriverebbero da stravolgimenti del nostro modo di operare".