Il fascino delle piante “guerriere”

La mostra "Piante guerriere" a Pavia esplora il mondo delle piante che sfidano le aspettative, con esempi di fiori che emettono odori putrescenti per l'impollinazione e piante carnivore che contano per catturare prede. Curata da esperti naturalisti, la mostra offre uno sguardo affascinante sulla biologia vegetale.

Il fascino delle piante “guerriere”

La mostra "Piante guerriere" a Pavia esplora il mondo delle piante che sfidano le aspettative, con esempi di fiori che emettono odori putrescenti per l'impollinazione e piante carnivore che contano per catturare prede. Curata da esperti naturalisti, la mostra offre uno sguardo affascinante sulla biologia vegetale.

Perché un’orchidea vuole assomigliare a un insetto? Perché una pianta ha imparato a contare? Perché un magnifico fiore emana un odore di carne putrescente? A questi e a tanti altri curiosi interrogativi cercherà di rispondere la nuova mostra temporanea di Kosmos, il museo di Storia naturale dell’Università di Pavia, che ha come protagoniste alcune piante che fanno tutto quello che non ci si aspetterebbe da un vegetale, combattendo per la propria sopravvivenza. "Piante guerriere. Viaggio tra i vegetali che credono di essere animali" si intitola la mostra curata dai naturalisti Raffaella Fiore e Francesco Tomasinelli, in collaborazione con l’orto botanico Città studi dell’Università di Milano e l’orto botanico dell’Università di Pavia, che si inaugura oggi alle 17 e sarà aperta da domani al 2 marzo da martedì a domenica dalle 10 alle 18 (ingresso solo mostra 4 euro). In esposizione alcune delle piante più sorprendenti del mondo vegetale. In molti casi la loro bellezza sembra stridere con la loro biologia: è il caso di alcuni fiori tropicali dall’aspetto magnifico che emanano però un odore di carne putrescente per permettere l’impollinazione da parte di alcuni tipi di mosche. Alcune orchidee invece possono trarre in inganno gli insetti attirandoli per farsi impollinare da api, bombi e vespe.

Tra le piante guerriere non mancano poi i “killer” specializzati, come i giganteschi Ficus strangolatori dei tropici, che iniziano il proprio sviluppo sui rami di un albero ospite e poi, crescendo, gli rubano luce e spazio vitale, sopprimendolo lentamente. Grande spazio dedicato alle piante carnivore. Tra queste, in mostra ce n’è anche una che ha sviluppato la capacità di contare: le trappole della Dionaea muscipula, che funzionano come piccole tagliole, scattano solo se due peli vengono toccati in sequenza da un insetto nell’arco di 15-20 secondi, in modo da prevenire i falsi allarmi.

Manuela Marziani