Nel giorno del funerale dei suoi genitori, a Comabbio (Varese), il piccolo Leo non è più in pericolo di vita e ha lasciato la Terapia intensiva pediatrica dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove era stato ricoverato d’urgenza nel pomeriggio di mercoledì scorso dopo la frana a Chiareggio, in Valmalenco, che ha ucciso la mamma Silvia Brocca, 41 anni, il papà Gianluca Pasqualone, 45enne, e l’amica di famiglia Alabama Guizzardi di 10 anni, tutti sulla stessa jeep Suzuki condotta dall’uomo. Leo, 5 anni, è stato l’unico a salvarsi sulla vettura investita dalla massa di sassi e fango scivolati sul piccolo ponte dalla Val Nevasca. "Leo ora è cosciente", hanno fatto sapere dall’ospedale bergamasco, dove il bambino è stato ricoverato dopo essere stato salvato dai Vigili del fuoco volontari di Chiesa in Valmalenco, tra i primi in assoluto a giungere sul luogo della tragedia.
"In questa giornata piena di dolore e tristezza - ha affermato ieri il sindaco di Comabbio, Marina Paola Rovelli - in cui abbiamo salutato Silvia e Gianluca, il piccolo Leo esce vdalla Terapia intensiva dell’ospedale di Bergamo e la sua forza diventa la nostra, per affrontare il domani. Le sue condizioni migliorano e questo ci rende fiduciosi".
Intanto ieri, nel piccolo borgo montano della Valmalenco, i tecnici incaricati dalla Procura hanno effettuato alcuni sopralluoghi, nell’area dove si è verificato il dissesto, e il sindaco del paese, Renata Petrella, si augura che presto l’area sia dissequestrata per dare il via ai lavori di messa in sicurezza.
Michele Pusterla