Due protagonisti della cultura italiana, ma prima ancora due grandi amici. Uno, Alessandro Manzoni (nell’immagine), spesso soggiornava a Lecco, dove ha ambientato il proprio capolavoro e dove aveva la villa di famiglia; l’altro, Tommaso Grossi, era originario di Bellano. La loro è probabilmente la più bella e particolare amicizia della storia della letteratura, sebbene ancora poco conosciuta.
Per questo, in occasione del 150esimo anniversario della scomparsa del Sommo e del 170esimo della morte di Tommaso Grossi che ricorre domenica, la racconteranno Gianmarco Gaspari, ex direttore del Centro di Studi Manzoniani e oggi professore di Letteratura italiana all’Università degli Studi dell’Insubria, e il curatore Armando Besio.
L’appuntamento è sabato prossimo, 16 dicembre, al cinema di Bellano dove, davanti all’imbarcadero, c’è una statua dell’illustre concittadino, le cui spoglie sono onorate al Famedio del Monumentale di Milano. Un’altra sua scultura è nel cortile di Brera, sempre a Milano: è stata inaugurata nel 1858 e realizzata con una sottoscrizione popolare promossa proprio dal grande amico don Lisander del quale era spesso ospite nella dimora milanese e che gli aveva riservato una stanza pure nella casa di Brusiglio. All’amico Tommaso Grossi, Alessandro Manzoni ha inoltre pure concesso l’onore di citarlo nei suoi Promessi Sposi, facendone il protagonista del proprio capolavoro.
D.D.S.