Il Movimento rinascita Morelli autonomo chiama i suoi associati alla mobilitazione. Il movimento presieduto da Ezio Trabucchi (foto) nato per tutelare la struttura sanitaria dell’Alta Valle era stato in questi ultimi mesi poco “operativo” in quanto a iniziative e mobilitazioni.
"È vero, verissimo – dice Trabucchi -, in questo periodo abbiamo cercato di capire quale fosse l’andazzo al Morelli e se ci fosse una volontà di cambiare le cose. Di capire cioè cosa avrebbero portato le paventate iniziative dichiarate da Melazzini. Ora, dopo attente valutazioni, abbiamo appurato che non hanno portato veramente a nessun passo avanti e che le problematiche del Morelli sono quelle di sempre". E per questo "a breve a Sondalo, prima di Pasqua, organizzeremo una serata in cui presenteremo le iniziative per una nuova mobilitazione in favore del futuro del Morelli. Quattro i punti chiave, quattro gli obiettivi da raggiungere: innanzitutto quello di far attuare, come previsto dalla legge regionale sulle unità spinali, e quindi di far diventare Sondalo come uno dei 3 poli lombardi in questa materia. E chiederemo che vengano allocate a Sondalo le risorse necessarie per predisporre specialità e reparti collegati con l’unità spinale. Il secondo punto è il ripristino allo stato pre Covid del dipartimento di Emergenza-Urgenza di 2° livello, sostanzialmente smantellato. Nei tanti spazi del Morelli noi vorremmo fosse portata la facoltà di Scienze infermieristiche presente attualmente a Faedo oltre alla scuola per tecnici di radiologia. E infine chiediamo dei veri incentivi per i medici e gli infermieri che verrebbero a lavorare al Morelli. L’operazione col Niguarda non convince. Mi chiedo perché il Niguarda dovrebbe reclutare medici da mandare a Sondalo e non lo faccia direttamente il Morelli? È chiaro che questi 4 obiettivi sarebbero raggiungibili e realizzabili solo con l’autonomia del Morelli, la soluzione che auspichiamo noi da sempre. Tra le varie iniziative ci saranno manifestazioni pubbliche ma proporremo anche degli ordini del giorno da approvare nei Comuni". Fulvio D’Eri