Alle 19 del 28 febbraio in via Dolzino a Chiavenna la "Musica" si è spenta. Lo storico negozio di Ferruccio Tavasci ha chiuso per sempre. Molto più di una chiusura, in realtà, in un certo senso anche la fine di un’epoca e di un certo modo di fare e vendere cultura. "I tempi sono cambiati - dice "Ferro" – ed è cambiato il modo di ascoltare la musica. In più io, perché qui devo fare un mea culpa, non mi sono mai appassionato troppo alle nuove tecnologie". Tradotto: allo shop on line, Ferruccio ha sempre preferito il rapporto con il cliente in negozio, la possibilità di dare consigli "dal vivo", esattamente come succede nelle innumerevoli esibizioni che lo hanno visto e ancora lo vedono protagonista con la sua voce e la sua armonica.
Negli anni ’70 con L’Età del Ferro, poi il duo "Ferruccio&Carlo" nei due decenni successivi e ancora Acusticanto, The Greyes Trio e di recente anche iniziative unplugged armonica-voce e chitarra acustica suonata dal nipote. Insomma, dopo 28 anni di "Musica" ("il negozio è stato aperto nel 1987, io ho iniziato a gestirlo il 1° gennaio 1996") anche venduta, il futuro di Ferruccio, che di anni ne ha invece 71, sarà esclusivamente all’insegna della musica suonata. "Sono già in pensione da un po’ e mi ero ripromesso che a 70 anni avrei smesso con il negozio, quanto meno con quello fisico, ma per salutare i miei tanti amici e clienti sto preparando un evento che già dal nome è tutto un programma".
Come dargli torto: l’appuntamento è al Teatro della Società Operaja dalle 17 di domenica 16 marzo con "La Musica continua", sul palco più di 40 amici che negli anni hanno suonato con Ferruccio "perché la chiusura del negozio, la fine dell’avventura commerciale – sottolinea - non segna affatto la fine di quella che è la passione della mia vita". Ingresso a offerta libera.
S.B.