REDAZIONE SONDRIO

Il santuario torna ai pellegrini. Gallivaggio riaprirà a fine 2026

San Giacomo Filippo, appaltati i lavori di restauro dopo la frana e i danni del 29 maggio 2018. I costi sono di 4 milioni e 650mila euro. La Diocesi avvierà una raccolta fondi fra i fedeli.

I mezzi di cantieri nell’area esterna al santuario che è stata messa in sicurezza dopo la frana che fortunatamente non distrusse l’antico luogo di culto

I mezzi di cantieri nell’area esterna al santuario che è stata messa in sicurezza dopo la frana che fortunatamente non distrusse l’antico luogo di culto

Appaltati i lavori di recupero del santuario della Madonna di Gallivaggio che ritornerà un luogo di pellegrinaggio a partire da fine 2026. L’anniversario dell’apparizione della Beata Vergine Maria, avvenuta il 10 ottobre 1492 fra i boschi di Gallivaggio lungo la strada che conduce al passo dello Spluga, coincide quest’anno con il giorno dell’assegnazione dei lavori di recupero dell’omonimo santuario. La chiesa è la terza costruita sul luogo dell’apparizione. Le precedenti, datate 1493 e 1510, furono sostituite dall’attuale edificio, eretto a partire dal 1598 e dedicato a Maria Madre di Misericordia.

Il santuario, meta di pellegrinaggio, fu gravemente danneggiato dalla rovinosa frana di migliaia di metri cubi di roccia e fango che, il 29 maggio 2018, si abbatté su chiesa, campanile e strutture adiacenti. Il complesso, nonostante la massa e il violentissimo impatto dei detriti, rimase in piedi. Dopo sei anni di attività necessari per la messa in sicurezza dell’area, per le progettazioni e per l’articolarsi dell’iter burocratico, la procedura negoziata per l’affidamento dei lavori si è conclusa recentemente e la Diocesi di Como, ente appaltante, si appresta a firmare il contratto di appalto con l’azienda aggiudicatrice. "La cantierizzazione inizierà ragionevolmente entro fine novembre – annunciano dalla Diocesi -, secondo le modalità indicate dalle autorizzazioni della Soprintendenza che prescrive come primo passaggio, propedeutico alle successive fasi operative, la realizzazione di test, saggi stratigrafici e approfondimento della campagna diagnostica. Il termine dei lavori è previsto indicativamente per fine 2026 con l’obiettivo di rendere fruibile il santuario al pubblico. Questo primo traguardo è il frutto di un proficuo lavoro di rete con le istituzioni locali, regionali e il Ministero della Cultura". La Diocesi esprime nei confronti di tutti il riconoscimento per la collaborazione fattiva. L’accordo di Programma riguarda la riconsegna del santuario al pubblico per un importo pari a 4 milioni e 650mila euro, di cui 2 milioni finanziati da Regione Lombardia, 1 milione e 650mila euro dalla Provincia di Sondrio e il resto in capo alla Diocesi. Nei prossimi mesi inizierà una campagna di raccolta fondi. Fulvio D’Eri