
La possibile acquisizione della Banca Popolare di Sondrio da parte di bper porta con sé tanti interrogativi in Valle....
La possibile acquisizione della Banca Popolare di Sondrio da parte di BPER porta con sé tanti interrogativi in Valle. "Bps, preso atto della comunicazione avente per oggetto un’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria sulle azioni - si legge in uno scarno comunicato da Piazza Garibaldi - precisa che l’offerta non è stata in alcun modo sollecitata, né preventivamente concordata. Banca Popolare di Sondrio ha convocato per martedì 11 febbraio il Cda per avviare le attività di propria competenza nell’interesse di tutti gli azionisti e gli stakeholder della banca". Nulla da dichiarare da parte di Insieme per la Popolare, l’associazione di piccoli azionisti. Momenti di riflessione.
"Così a caldo – dice Francesco Della Marianna, segretario First Cisl Sondrio (bancari e assicurativi, in foto) – posso dire che questa operazione era nell’aria da tempo, prima o poi doveva accadere… così funziona il Risiko bancario degli ultimi anni. I propositi della proposta Bper sono buoni per gli attori, un po’ meno per i valtellinesi. La mia preoccupazione è relativa ai possibili tagli che la Bper potrebbe operare. Quando succede che una banca di quelle dimensioni ne acquisisce una più piccola, a pagarne le spese potrebbe essere il cliente provinciale abituato a trattare con una banca di altre dimensioni. Positivo che rimanga il marchio della Bps".
F.D’E.