La parola d’ordine è sviluppo del territorio. Le modalità contemplano interventi di potenziamento e riqualificazione del sistema viario; risparmio energetico e riqualificazione ambientale ed urbana; infrastrutture turistiche, produttive e sportive e promozione turistica e marketing territoriale. La cifra è decisamente importante: 75.847.675 euro derivanti dai fondi del demanio idrico e dai canoni aggiuntivi delle concessioni idroelettriche scadute che saranno trasferiti alla provincia di Sondrio da Regione Lombardia. Il tutto in una delibera della giunta regionale che su proposta dell’assessore a Enti locali e Montagna Massimo Sertori ha approvato il programma di interventi finalizzato alla crescita del territorio e al miglioramento ambientale e infrastrutturale, denominato Aqst 2024 (Accordo quadro di sviluppo territoriale) della provincia di Sondrio. Nello specifico, a favore della Valle risulta introitato dalla Regione nell’annualità 2023 l’importo di 54.471.131 euro a titolo di canoni per l’uso dei beni del demanio idrico e di 21.376.544 a titolo dei canoni aggiuntivi. "Sempre in questi provvedimenti – spiega con soddisfazione l’assessore Sertori - è prevista anche la cessione gratuita di una parte dell’energia prodotta dalle centrali idroelettriche. La monetizzazione di questa energia viene attribuita alle case di riposo, Comuni e, in parte, ai cittadini meno abbienti". "L’adeguamento dei canoni, l’energia gratuita e le riassegnazioni delle concessioni scadute (in corso), comprendenti le compensazioni ambientali e territoriali completeranno un progetto politico partito diversi anni fa e che finalmente darà le giuste compensazioni ai territori che ospitano i grandi impianti". Sara Baldini
CronacaIl tesoretto canoni idrici. Valli dell’Adda e del Mera: sono in arrivo 75 milioni