
Le sorelle gemelle Ilaria e Marika Fascendini
Chiavenna (Sondrio) – Un legame davvero unico quello delle sorelle chiavennasche Marika e Ilaria Fascendini, prima di tutto perché sono gemelle e poi perché il loro sangue appartiene a un fenotipo estremamente raro, che in Europa hanno solo cinque persone su un milione.
La scoperta del tutto casuale è stata approfondita dall’equipe di specialisti di Medicina Trasfusionale del Policlinico di Milano, dove è attiva una Banca del sangue raro unica in Italia. La prima ad accorgersi che il suo sangue era ‘speciale’ è stata Marika, grazie a un esame fatto durante la gravidanza (il test di Coombs indiretto), previsto di routine nel primo trimestre di gestazione per identificare lo sviluppo da parte della futura mamma di anticorpi eritrocitari che potrebbero mettere in pericolo di vita il nascituro. Quando è arrivato l’esito del test Marika ha letto che il suo sangue non era “determinabile” ovvero sfuggiva alle classificazioni comuni.
Per questo ha deciso di andare fino in fondo e rivolgersi al Policlinico di Milano e poi ha coinvolto anche la sorella Ilaria. “Alla nascita le sorelle Fascendini presentavano gruppo sanguigno A Rh negativo nel test diretto dove i globuli rossi vengono messi a contatto con gli antisieri anti A, B, AB e D - spiegano le dottoresse Norma Nadia Fantini e Nicoletta Revelli, specialiste della Medicina Trasfusionale del Policinico di Milano - Nei neonati non viene eseguito il controllo del gruppo indiretto in quanto alla nascita non sono presenti propri anticorpi e quelli rilevati sono dovuti al passaggio degli anticorpi materni attraverso la placenta durante la gestazione. Alle sorelle Fascendini in età adulta non si riusciva a determinare il gruppo indiretto per la presenza di anticorpi naturali anti-PP1Pk, anticorpi che si sviluppano nei soggetti con fenotipo raro PP1Pk negativo presente in solo 5 persone su 1 milione”.
Marika e Ilaria non si sono limitate ai controlli, hanno deciso di diventare anche donatrici, un semplice gesto che in futuro potrebbe salvare la vita a persone bisognose di una trasfusione appartenenti al loro rarissimo gruppo in Italia e in altri Paesi. “La Banca del sangue raro del Policlinico di Milano oggi conta più di 18mila donatori rari, di cui circa 1.500 rarissimi – concludono Nicoletta Revelli e Norma Nadia Fantini -. Il sangue che non è subito trasfuso, è conservato a una temperatura di -80 gradi fino a 10 anni. Ogni anno giungono più di 500 richieste dal nostro ospedale e da altri sedi regionali e nazionali”. L’invito a tutti è farsi avanti e donare, ogni goccia di sangue raro o no è preziosa.