BORMIO
Bormio "cicca" l’apertura della stagione invernale. A causa di alcuni guasti agli impianti della parte alta, quelli dal 3000 e del Cimino, purtroppo si sono potuti aprire solo due impianti e quindi gli sciatori recatisi nella Magnifica terra per la prima sciata sono scesi solo al "Pian dei larici". Un po’ poco. I clienti protestano e lo fanno anche sui social con uno sportivo che parla di blocco di una funivia ed evacuazione degli sciatori. "Purtroppo abbiamo toppato l’apertura – dice dispiaciuto Fabio Giacomelli di Bormio Ski -, è inutile far giri di parole. A Bormio non è andata come avremmo voluto, siamo sinceramente dispiaciuti, ci siamo scusati e ci scusiamo ancora. Purtroppo, a causa della neve e della pioggia delle giornate precedenti e del repentino abbassamento delle temperature". "L’acqua è ghiacciata - spiega il manager Valeriano Giacomelli - e ha ghiacciato la guiana dei freni e creato problemi all’apertura della funivia. Quando la funivia era già all’interno della buca abbiamo provveduto all’evacuazione, in totale sicurezza e senza rischi, di chi si trovava all’interno. Attraverso la scaletta interna sono saliti sul tettuccio, una volta aperta la botola, e sono scesi sul piano. Invece è del tutto falso affermatre che l’impianto abbia urtato delle piante: una sensazione creata dal ghiaccio formatosi sulle funi". Tutto bene nella vicina S.ta Caterina, con gli impianti aperti e la gente che ha sciato per tutta la giornata. Santa che ha ospitato le gare di Coppa Italia di sci nordico sulla pista di fondo (6 km) che nei prossimi giorni vedrà l’assalto degli appassionati. A Livigno ha aperto il Mottolino, dopo Carosello 3000 e Sitas. Bene Valmalenco e Valchiavenna. "Avvio promettente – dice Marco Garbin, direttore della Ski Area Valchiavenna -, con 2200 persone il sabato (skipass gratis) e 1800 la domenica".