
di Paolo Verri
Un imprenditore di Valdisotto, Enrico Bracchi, è stato arrestato dai militari della Guardia di Finanza (era già conosciuto alle Fiamme gialle). A suo carico corruzione, turbata libertà degli incanti, truffa ai danno dello Stato, reati tributari - "dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici" e "occultamento o distruzione delle scritture contabili" - e autoriciclaggio delle somme indebitamente percepite.
I finanzieri del Comando provinciale di Sondrio hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’imprenditore edile emessa dal Gip del capoluogo valtellinese, Antonio De Rosa, su richiesta del Procuratore della Repubblica del Tribunale di Sondrio e dei sostituti procuratori Stefano Latorre e Marialina Contaldo. Le indagini hanno fatto emergere un complesso ed articolato sistema di interazioni tra imprenditori edili, funzionari pubblici e consulenti fiscali della zona.
Nei confronti dell’imprenditore, secondo gli uomini in divisa, principale artefice dei reati e mente di numerose condotte illecite, è stata riconosciuta l’esigenza della custodia cautelare in carcere per pericolo di recidiva e pericolo di inquinamento delle prove.
Le indagini di polizia economico-finanziaria, inquadrate nell’operazione di servizio denominata "Montecarlo" e condotte dai militari della Tenenza di Bormio, hanno fatto emergere un "inquietante quadro sociale che vedeva da un lato cessioni di denaro ed esecuzioni di lavori di costruzione a titolo gratuito o caratterizzati da una scontistica particolarmente generosa in favore di numerosi soggetti aventi funzioni e cariche pubbliche, dall’altro lato concessioni edilizie da parte di persone compiacenti". Queste condotte avrebbero permesso a Bracchi di conseguire un ingente vantaggio economico, consistito nella vendita di complessi residenziali realizzati in forza delle predette concessioni e trasferito denaro su conti correnti in Svizzera, in modo da ostacolarne l’identificazione della provenienza delittuosa e impiegarlo in ulteriori attività economiche e finanziarie. L’imprenditore, inoltre, grazie a una fitta rete di relazioni, sarebbe stato capace di turbare una serie di gare d’appalto per la realizzazione di opere pubbliche. In queste ore sono in corso di esecuzione perquisizioni e sequestri di beni per oltre 31 milioni di euro nei confronti dell’imprenditore, di 5 società immobiliari a lui riconducibili, e di altri 4 coindagati.